E’ sempre lei, la magica e intraprendente Londra, città aperta e cosmopolita ad anticipare i tempi in tutti gli ambiti e i livelli culturali e a presentare tra il 15 e il 28 di Febbraio dei nuovi talenti italiani che presentano al pubblico opere interessanti ed innovative .
La padronanza pittorica, il controllo del segno, il senso della plasticità e della profondità nonché della resa prospettica, sono verosimilmente elementi e peculiarità tipiche del linguaggio accademico che si evidenziano nelle opere esposte ma in tale contesto vengono utilizzate e monopolizzate dagli artisti in chiave attuale e contemporanea offrendo come risultato un’ armonica visione di capolavori legati, per un verso, alla tradizione del disegno toscano e del colorismo e dall’ altro alla contemporanea esperienza della pop art, del linguaggio digitale e dell’ informale.
Se Longaretti Sebastiano, quindi, dimostra la sua abilità nella definizione
dell’ immagine di una passante controllando la vulnerabilità
dell’ inchiostro e fissandone nella tela il ricordo, Barbi Grazia abbandona ogni sentimentalismo nostalgico per affidarsi interamente e liberamente al gioco dei colori con cui ama misurarsi.
Dedita allo sperimentalismo, ma intriso di un profondo messaggio sociale, è anche la produzione autodidatta di Beltrami Morena, artista originale, scevra da condizionamenti scolastici e pittorici, che ama utilizzare tecniche molteplici dalla pittura vera e propria fino alla digital art . Vicine a questo innovativo linguaggio sono a ragione le opere di Terranova Valeria affezionata anche lei all’ arte popolare ma dipendente inoltre da influenze surrealiste e Tonelli Luisa la cui continua ricerca l’ ha portata alla creazione di opere dove il particolare, il dettaglio non è degno di attenzione ma l’ istantanea di un movimento e la “cattura” di un gesto e di un attimo è ciò attorno a cui ruota tutta la sua opera. Preoccupato, a sua volta, dalla condizione umana e dalla sua sorte è l’ artista Scopetti Luca che con la sua curiosa e singolare produzione cerca di porre l’ attenzione alle variazioni caratteriali ed emozionali dell’ individuo, talvolta dominato dal sentimento talaltra dalla solitudine, altresì libero, indipendente, e di rappresentarle in maniera provocatoria al pubblico.
Fortemente legata alla sua terra d’origine e alla classicità che la caratterizza è l’ opera di Rossini Elena, “mitologica” per la scelta dei soggetti ma anche all’ avanguardia per la tecnica pittorica, il collage che ha scelto di utilizzare.
Fuori da ogni controllo classico e quindi controcorrente rispetto a ciò che lo ha sempre identificato come tale : armonia delle proporzioni, l’ equilibrio e il controllo delle forme, ma ugualmente comunicativo ed espressivo nel risultato, è il lavoro di SantaLucia Raffaele “fumettista fino all’ osso” per la sua capacità di tradurre con pochi gesti espressivi il carattere dei suoi personaggi caricaturali e quindi di se stesso.
La forza e la comunicatività dei colori della Normandia è tradotta
dall’ opera Rosie De Longhi, espressionista per antonomasia in tutto ciò che costituisce l’ opera, dalla scelta del tocco, dinamico e irruente, a quella del colore deciso e spatolato come un “vero Kandinsky”.
Dott.ssa Enrica Pasqua. Critico e storico dell’arte
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