Se in passato New York era il sogno americano degli emigranti per riuscire a vivere più dignitosamente, oggi lo è degli artisti che nella città statunitense possono trovare un ambiente vivace e un mercato artistico in continuo movimento… anche in tempo di crisi.
La prestigiosa Ward-Nasse Gallery, sita in Prince Street, nel cuore di Manhattan, ospita la collettiva “Ombre di Luce”, curata dal Movimento Culturale ARS, presieduto dall’artista Elena Ducu. La scelta del sito è legata proprio alla vivacità di Manhattan, considerata il centro economico e culturale degli Stati Uniti. Quartier generale delle Nazioni Unite, è anche la sede della Borsa di Wall Street, nonché di grandi colossi industriali. Times Square è considerata il “crocevia del mondo”, Chinatown ospita la più cospicua popolazione cinese d’Occidente. Il teatro di Broadway, e i famosi ponti, parchi e grattacieli completano il moderno panorama newyorkese, visitato ogni anno da migliaia di turisti e uomini d’affari di tutto il mondo. Del resto l’arte a New York è ovunque: nei grandi musei come il MET Metropolitan Museum of Art, il Gugghenheim Museum e il MoMa, ma anche nella trentina di altri musei minori e nella miriade di gallerie, circa settecento, nelle case d’asta come Sotheby’s e negli spazi artistici alternativi presenti nella città, e addirittura sui muri, nei graffiti e murales di Downtown Manhattan e Brooklin. Le gallerie sono anche centri di aggregazione e dibattiti culturali e i bar e i ristoranti dei musei sono molto frequentai, dagli addetti ai lavori e non. Un tratto della Fifth Avenue è stato addirittura ribattezzato Museum Mile, proprio per l’alta concentrazione di “artisticità”.
Non stupisce quindi che esporre a New York sia oggi il sogno degli artisti contemporanei e che Ars abbia scelto proprio questa location per una esposizione a carattere internazionale, come del resto tutte le iniziative realizzate finora dal Movimento. Questa volta sono ventidue gli artisti partecipanti, provenienti da Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Romania, Russia, tutti con un ricco e articolato curriculum artistico. Ognuno di loro infatti ha già esposto le proprie opere sia in Italia che all’estero, ottenendo consensi di pubblico e critica.
Astratto e figurativo, informale e concettuale si completano in questa articolata esposizione, che propone uno spaccato dell’arte contemporanea ricco di spunti di riflessione e fonte di confronto. Ogni artista partecipante si è infatti espresso secondo la propria sensibilità e cifra stilistica, contribuendo ad aggiungere un tassello al mosaico di luce e colore che caratterizza la mostra. Il simbolismo cangiante di alcune opere si confronta con la forza espressionista di altre, la poetica delicatezza di alcuni lavori con la violenza cromatica di altri, in un caleidoscopio in cui si uniscono stili ed espressioni artistiche estremamente differenti, ma ugualmente fortemente presenti. La diversità di pensiero ed esecuzione è anche indice della differente provenienza geografica, come del differente vissuto personale e di conseguenza della diversa formazione, sensibilità ed espressione di ciascun artista partecipante. Anche la molteplicità delle tecniche di pittura e scultura utilizzate e la presenza di opere fotografiche e di installazioni contribuisce favorevolmente alla fruizione di questo spaccato di contemporaneità.
Cinzia Folcarelli
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