n-EGO-tions... se non fosse un progetto sarebbe un artista e allora sarebbe un artista policefalo e polimano.
Un ben strano tipo d’artista con tante teste come un'Idra e tante mani come la dea Kalì, un artista forse un po’ inquietante, ma che potrebbe rafforzare ulteriormente l'intento e l'animo dei praticanti e degli appassionati d’arte già di per sé ardimentosi e maturi al punto giusto.
Quattro i punti fondamentali, quattro pietre angolari per n-EGO-tions, un edificio le cui fondamenta sono già sotto gli occhi di chi li ha per vedere:
Incontinenza dell’ego.
Il prodotto nefasto è visibile a tutti, in tutti i campi. Arrivismo, consumismo, psicosi del potere e del successo. L’artista più di ogni altro rischia uno sterile egocentrismo, sollecitato in questo dall’affollamento e dalla competitività di un mercato che sovente gli richiede dimessa aggressività ancor più del talento.
Cooperazione fra artisti.
In questo progetto si tratta di qualcosa sostanzialmente inesistente e mai tentato in una forma paritetica e dagli intenti così espliciti. Gli artisti di n-EGO-tions guardano all’ego con estrema diffidenza e cercano di fare a meno delle sue manifestazioni patologiche.
Processo sinergico negoziato.
I fondatori del progetto dichiarano: - Crediamo che il modo pratico di mitigare gli effetti negativi dell’egocentrismo sia quello di cooperare in un’arte impostata sull’idea di processo sinergico. Un modo di “fare opera” dove la creatività individuale non venga cancellata in una tayloristica catena di montaggio, ma al contrario sia capace, tramite lo scambio, la negoziazione e l’arricchimento che ne deriva, di produrre opere diverse e potenzialmente superiori. Diverse per l’emergere di “situazioni” impreviste e potenzialmente superiori per il forzato interscambio fra le menti e fra le pratiche che devono essere “inventate” dai singoli artisti per far fronte tali “affioramenti”. Pratiche che rendono necessario e quasi obbligano all’acquisizione di nuove competenze compositive, esecutive e tecniche da svilupparsi per forza di cose anche al livello individuale. In questo nostro sforzo viene a darci conforto, per fortuna, il parere autorevole e disinteressato di Claudio Strinati:
“È logico che ad artisti di colta impostazione sia venuta l’idea di elaborare una forma nuova di espressione che si è denominata “n-EGO-tions” volta alla “fabbricazione” di opere eseguite dai pittori insieme sulla stessa superficie, partendo da nuclei specifici e procedendo secondo un flusso di ispirazione che consenta a ciascuno la piena libertà accanto ad una sorta di uscita dall’egoismo così tipico del mestiere dell’artista ma tutt’altro che ineliminabile sia nel processo creativo sia nella fruizione dell’opera.
Si tratta di qualcosa di diverso dal mero esperimento o dalla riproposta di vecchie idee di matrice surrealista di scrittura automatica. Qui, al contrario, il fulcro è nella consapevolezza e nell’auto-consapevolezza di ciascuno rispetto agli altri.
È notevole pensare che non si tratta di un fatto volontaristico ma di un’idea scaturita da una riflessione di carattere teoretico e pragmatico insieme, destinata a provocare interessanti conseguenze proprio sul piano operativo.
C’è un sottile valore etico sotteso a una tale idea e proprio su questo si potrebbe e forse si dovrebbe appuntare l’attenzione critica di chi andrà a conoscere e, ci si augura, ad apprezzare questo lavoro.” -.
Apparirà subito a tutti chiaro che si tratta di una strada impervia, ma straordinariamente ed innegabilmente stimolante come i risultati che iniziano a giungere.
Crescita individuale.
L’effetto principale, la “ricaduta” al livello dei singoli individui per questo progetto, inizialmente solo sperata ed ora realmente sperimentata, è l’acquisizione di una nuova consapevolezza, una vera e propria modificazione della condotta individuale che può avere effetti comportamentali reali e permanenti sulla persona e sull’artista e che può migliorare la qualità del Sé degli artisti coinvolti.
n-EGO-tions insomma non è una catena di montaggio, è una sequenza di sfide/stimoli da accettare ed interpretare, è una catena emozionale che può raggiungere risultati inattesi alternando irruenza creativa a capacità di ascolto, umiltà a sicurezza, estroversione a introspezione senza mai incappare in empasse egoiche e nevrotiche.
n-EGO-tions attualmente è fondato da tre artisti che rispondono al nome di Geva, Marziale e Cafolla. Altri si stanno aggiungendo e se ne aggiungeranno, n-EGO-tions infatti è un progetto aperto e potrà estendersi in ogni direzione nel tempo e nello spazio per mezzo degli artisti che desiderino esserne parte.
I risultati, si diceva, sono già visibili. In particolare è possibile visionare un’opera di grandi dimensioni (3x2 metri) dal titolo: “Sguardi Sol-Levanti” presentata nel Premio Celeste
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