Per caso, ascoltando la radio, una voce adulta ma non troppo ha pronunciato questa espressione: da ciò nasce questo progetto di cultura artistica, alternativo nell’approccio che si intende determinare con l’arte contemporanea.
Attraverso finestre-cornici, sospese da 4 metri di altezza, l’osservatore inquadrerà l’opera esposta in altra forma, come se fosse una veduta paesaggistica creando profondità.
Nell’arte per dipingere occorre uno spazio vuoto, un vuoto in cornice che deve poi portare all’attuazione dell’opera d’arte, anche nel visionare un’esposizione occorrono contesti e cornici specifici, spazi circoscritti da scrutare con occhi e modi insoliti: a tal proposito ci saranno anche cornici vuote che mostreranno le pareti retrostanti da poter prendere e inserire sulle opere esposte.
Attraverso un approccio ‘diverso’ si intende avvicinare all’arte contemporanea anche il pubblico più giovane attuando laboratori didattici di arte contemporanea e sulla soglia del teatro tenuti da pedagogisti esperti. A termine del ciclo di 4 incontri didattici, nella sala terminale il percorso di Zerouno, sarà allestita un’esposizione concepita nella stessa strutturazione compositiva di quella principale. Il laboratorio didattico consente un approccio diversificato per il target di riferimento, ma funge da stimolo per gli adulti che coadiuveranno i piccoli sperimentatori nell’allestimento della mini esposizione.
Durante l’arco espositivo ci saranno proiezioni di creazioni di opere d’arte contemporanea, in particolare si proietteranno video inediti e ricercati su diverse tecniche utilizzate in Italia e all’estero come la transfer drawing, la pittura ad impressione, la ‘figurazione ondulata’, la ‘pittura a ricamo’ e molte altre da individuare nelle serate prescelte. Il video consentirà al pubblico di avvicinarsi attraverso la cornice di un proiettore all’ideazione,comprensione e realizzazione di capolavori contemporanei.
Una cornice delimita ciò che è dentro e ciò che è fuori, i lavori esposti indicheranno ciò che accade all’interno dell’opera e della stanza divenendo simbolo, metafora, trampolino di lancio.
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