Nella Fabbrica dei Ricordi si raccoglie il copioso, costante e fecondo flusso di sensazioni scaturito dalle nostre diverse esperienze e fasi di vita, dal loro accadere e divenire: un ampio e sfaccettato insieme di eventi, impressioni, e riflessioni.
Nel racconto musicale che si snoda tra le diverse tracce del disco, il protagonista sceglie di compiere questo processo di rivelazione di sé stesso , invitando la persona che ama a percorrere con lui le diverse stanze della sua Fabbrica dei Ricordi, spazi simbolici dove si possono ritrovare i frammenti più intensi e significativi della sua vita.
La Fabbrica dei Ricordi nasce allo stesso tempo come categoria concettuale, costruzione allegorica, e come immagine narrata, suggestione visiva; astrazione, metafora, ma anche universo vivente e pulsante di figure, forme, movimenti.
Svelare agli altri il contenuto della propria Fabbrica dei Ricordi è un’operazione complessa, che pone seriamente in gioco i nostri sentimenti, che ci mette a nudo, ma che apre importanti orizzonti di comunicazione e comprensione, facendoci scoprire che in realtà siamo accumunati dagli stessi timori, le medesime insicurezze.
Lucilla Trotta
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