L'artista, continua con la sua ricerca essenzialmente con il linguaggio del viso; "dipinti da lui, i visi di trasformano, acquistando un 'esistenza proprio dell'arte, fra l'iconografia punk e il meta-umano, una variazione del post-human" (Costanzo Costantini).
Il suo autoritratto rappresenta il post-human. Il sonno e la veglia, sono localizzati nello spazio e determinati nel tempo.
Il tempo che trascorre è modificato dalla presenza degli altri, ma l'uomo, pur avendo un'essenza individualista, ogni giorno si misura con la collettività ed inevitabilmente interagisce con essa.
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