"La dialettica e il senso"
Mostre, Roma, 29 September 2020
Il concetto di circolarità energetica delle filosofie orientali si coniuga con il pensiero contemporaneo ricongiungendosi alla culla di una storia alternativa vissuta intensamente da Socrate a Platone, a Baruch Spinoza, alle ricerche artistiche del Novecento. Ogni elemento del creato, in questo panorama estetico, si dispone con la sua identità sulla stessa linea di orizzonte. L'evoluzione del commercio globale e le società hanno collaborato nel creare "confusione" sul valore dell'identità assorbendo la rappresentatività umana in un grafico. Nella mostra La dialettica e il senso l'artista Claudia Quintieri racconta micro storie del vivere quotidiano con radici oggettive di tutti i tempi, lingue e culture. I suoi video sono come conchiglie che, portate alle orecchie, offrono il senso del mare.
Le opere Duration e Venere metropolitana si soffermano su segmenti temporali per raggiungere luoghi traghettatori di vita come un camposanto e una stazione metropolitana. Le sequenze ne sublimano i due concetti estetici: il solitario percorso in automobile per raggiungere un cimitero, dove tutto sembra fermarsi e l'avvicendarsi dei passeggeri all'ingresso di una stazione metropolitana. La dimensione statuaria del cimitero ha una bellezza al limite, tra la morte e l'invocazione della vita. La sensazione prosegue in Venere metropolitana, interpretata dall'artista performer Paolo Angelosanto. Nel video Identity, storie e personaggi distanti nello spazio e nel tempo sono presenti nell'animo dell'artista come mondi paralleli che sognano esistenze altre. L'opera esprime il focus della visione già rivelata nella scrittura poetica e narrativa. Con diversi media l'artista introduce immagini di paesaggi umani su cui soffia il vento del potere, della morte naturale, di tutto ciò che da sempre agita il mondo. Senza commenti, senza retoriche figurative moraleggianti, Claudia Quintieri assume il fardello artistico per mostrare un'umanità unita nella ricerca dei valori di sempre come l'amore, la realizzazione di un progetto personale o sociale in opposizione a pregiudizi, a poteri che creano separazioni, barriere e complicità funeste come in Marikana. Il video è una parabola sensuale, che scorre come un filo invisibile tra il massacro dei minatori della miniera di platino di Marikana del 16 agosto 2012 e le storie sul potere che non riesce a trasformare la vita di coloro che dovrebbero rappresentare. Lo stile dei video è costituito da un linguaggio semplice e determinato, quasi l'incarnazione di una consapevolezza di fragilità e forza, che rappresentano le polarità della dialettica con il mondo. Le forme della visione nascono dal profondo e sono quasi epistolari che l'artista intesse con sè stessa, senza vinti o vincitori. Tutto è nell'apparire. Venere metropolitana, Identity, Duration, Marikana sono opere mistiche nate da piccole azioni espresse con la fedeltà dello stupore provato al loro accadere, una sorta di minimalismo del senso.
L' attuale momento storico replica altre storie con la variante che queste entrano nella nostra vita, ci smarriscono, mentre nel mondo scientifico si parla di intelligenze artificiali e di menti collegate al computer. Accanto ai numerosi poteri dominanti continuo a credere nella forza del granello di sabbia, dell'azione minima capace di inceppare il sistema.
Vittoria Biasi

Commenti 1

Cat
4 anni fa
Cat Fotografo
Complimenti e auguri!

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