All’interno di Vintage collection, la prima personale in Italia di Nicole Tran Ba Vang, curata da Valerio Dehò, la galleria Emmeotto ospita una conferenza per discutere dei legami tra l’arte e la moda e del ruolo del corpo nella nostra società.
Travolti da una realtà complessa e conflittuale, piena di tensioni globalizzanti e merci estetizzate che ci parlano in un linguaggio ventriloquo, Massimo Canevacci e Giorgia Calò ci parleranno dei rapporti tra l’arte contemporanea e la moda,
cercando di rintracciare e delineare il nuovo panorama, non solo artistico ma anche sociale, un panorama composto di incroci, innesti, attraversamenti, miscelazioni e polifonie.
Tema centrale sarà il corpo: il corpo delle modelle e il corpo ritratto, il corpo artificiale, il corpo come merce, il corpo come centro di significati multipli.
A fare da sfondo come protagoniste silenti del dibattito e riferimento visivo concreto dei temi affrontati, le opere di Nicole Tran Ba Vang, riunite nella mostra Vintage Collection da Valerio Dehò.
Nei primi lavori l’artista francese ha dipinto sulle immagini dei servizi fotografici delle riviste di moda: ha coperto gli abiti di alta moda con uno strato di pittura che ha paradossalmente denudato le modelle mostrandone il corpo.
Il confine tra il corpo della modella e quello esibito nei book fotografici diviene labile e la Tran Ba Vang nei lavori dal 2000 in poi ci mostra come tra la pelle e l’abito indossato non vi sia differenza. Così gli abiti prendono le sembianze del corpo umano e il corpo umano riesce a mimetizzarsi perfettamente nell’ambiente circostante.
MASSIMO CANEVACCI, antropologo, nei suoi studi affronta la comunicazione visuale indagando le nuove merci visuali con le
stesse modalità generalmente riservate all’uomo. Nelle sue ricerche spazia dalla politica all’arredo urbano, dall’arte alla
pubblicità, dalle merci al corpo.
GIORGIA CALÒ, storica, critica d’arte e curatrice free lance, ha ottenuto il dottorato in Storia dell’Arte Contemporanea presso
l’Università La Sapienza di Roma, con una ricerca sulle interazioni tra arte e moda. È co-autrice con Domenico Scudero del
testo Moda e Arte. Dal Decadentismo all’Ipermoderno edito da Gangemi.
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