KPK - KantierePostKontemporaneo / Settimo stato di avanzamento
COnoSCiENZA
In occasione della nona edizione della giornata del contemporaneo, il KPK (kantierepostkontemporaneo) procede verso il settimo stato di avanzamento con un’installazione dal titolo COnoSCiENZA realizzata in via Santa Margherita a Firenze. Motivo ispiratore dell’opera è una riflessione sulla storia dell’uomo, sul suo passato che, se pur non privo di atrocità e di contraddizioni, descrive un percorso di emancipazione e di conoscenza, e sul presente che lo vede non più attore ma spettatore di una società priva di riferimenti stabili e rassicuranti, percorsa dall’incertezza e dal senso di precarietà che nasce di fronte alla velocità del cambiamento. Nell’era della globalizzazione e della “modernità liquida”, così definita dal sociologo polacco Zygmunt Bauman, l’orizzonte umano si frammenta in una pluralità di esperienze che contrappongono alla “fluidità” del presente la “solidità” della storia, alla “volatilità” delle informazioni veicolate dagli odierni sistemi di comunicazione la concretezza degli insegnamenti che ci giungono dal passato come un monito che richiama l’uomo ai doveri della coscienza e al valore della conoscenza. L’opera consta di diciannove teste realizzate in terracotta, alcune dipinte di bianco, altre di nero, altre ancora esibiscono il colore della materia di cui sono fatte. Ciascuna è diversa dall’altra, è dotata di una propria identità, come a voler ridare un volto ai tanti nomi che hanno contribuito a tracciare il percorso della storia e che però la storia stessa spesso ha dimenticato, e al contempo ricordarci che nella valorizzazione dell’identità del singolo risiede l’antidoto al conformismo intellettuale e sociale del nostro tempo. A riunirle è un telo rosso che evoca il mare con un movimento ondulatorio: nelle acque di questa distesa rossa l’umanità fa i conti con le sue colpe e con le sue inquietudini, che sono tali oggi come lo sono state un tempo, ogni volta che il buio della ragione ha generato mostri. Ma è proprio dalla presa d’atto di queste “falle” della coscienza che s’innesca il recupero di quei valori universali sulle cui rotte si muove da sempre il cammino luminoso del pensiero umano: ne sono emblema le diciannove teste che emergono come fari da questo mare in tempesta, diventando esempi certi e inamovibili di una visione che non rinuncia a riporre fiducia nell’uomo e nella conoscenza.
Commenti 0
Inserisci commento