Testi critici, Bologna, 20 July 2010
L'INCONSOLABILE LITURGIA CINESTETICA
di Giovanni Monti, curatore e gallerista

"Il corpo, certo.
Un corpo bello, quasi prepotente nell'apparire, eppure.
L'anima, certo, la testa, la testa, un testa infuocata, "pensieri a lampi di calore" da trasformare in colate d'acciaieria creativa.
L'anima, certo, la testa eppure.
Il corpo unico diaframma, labile protezione.
Eppure.
Oppure.
Oppure unico schermo per raccogliere un'energia eolica, solare, pulita rispetto all'incandescenza mentale. Quindi meglio comunque dilatarlo, deformarlo a costo di esporre maggior superficie alla vivissima percezione del dolore. Meglio arrivare ad oltraggiarlo, pur di farne "calamita cosmica" per assorbire il PRANA dell'universo, anche al prezzo di doverne violentemente rivomitarel'APANA, la parte sporca che misteriosamente pretende attenzione.
Eccolo questo zero assoluto, circostanziato nella carne offerta, incorniciato nell'ostensione del sembiante volutamente dismorfico, salmodiato nelle note tragiche del delirio Hitleriano o nel beffardo scherno dei FREAKS che porgono lo specchio alla nuova arrivata.
Francesca si immola pur di sottolineare la sottile linea nera".

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