La mostra sarà inaugurata venerdì 11 Settembre alle ore 18.30 alla presenza dell’artista e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 20 settembre.
L’impatto che si ha con le opere di Matteo Lausetti è intenso. Lo sguardo, subito ammaliato, riversa nell’anima ciò che ci turba ed un vortice di emozioni ci riporta ad un luogo ancestrale in cui tutto è magia e contraddizione.
Si apre un mondo in cui il reale si frammenta nell’irreale, in cui l’uomo non è più padrone del razionale e si fa scudo dei sogni per nascondere le paure: svelandosi così nella sua fragilità e umana debolezza.
105 ART
Lausetti è un artista che si esprime con vari mezzi; nella pittura, dall’acquarello all’olio alle tecniche miste con uso dei materiali più diversi; nella scultura con legni e metalli, nei gioielli con oro, argento, rame, ottone.
In tutte le sue opere c’è la ricerca sofferta, anzi quasi l’urgenza, di sondare percorsi espressivi personali e intensi che parlano di quella parte di noi più intima e nascosta dove tutto diventa eccessivo, scomposto, frammentato, contrastato e contradditorio.
Smaschera di noi la parte estrema e mai pacificata, l’inquietudine che ci portiamo dentro negli ancestrali ricordi reconditi della mente e del cuore alla ricerca di un senso che non è possibile trovare, di uno scopo che sarebbe follia, oltre che colpevole presunzione, ricercare.
Sono opere da tastare, da sentire con tutti i sensi per perdersi nei rilievi e nelle asperità delle tele alla ricerca del fragile ed effimero equilibrio che la vita ci permette nella speranza di una risposta all’eterna domanda mai chiaramente espressa. “Quale serenità è possibile per noi?”
E la risposta è: nero, nero, nero e graffi e squarci di colori e forme aliene, smozzicate, quasi calce viva; anfratti e porte mai aperte su luoghi di pace e nostalgie di un mondo lontano mai conosciuto poiché illusorio ed inesistente.
In questo incerto viaggio della vita portiamo i nostri bagagli: esperienze lontane e collettive, conoscenze archetipiche, miti oscuri e incertezze scientifiche così vediamo nei suoi quadri una rassegnata e sconcertata Maria che piega le spalle sotto il peso della rapina dell’angelo dell’annunciazione; così vediamo graffiate sulla tela le parole inquietanti dal “Paradiso Perduto” di Milton e Parsifal alla ricerca del santo Graal che si alza su un’umanità sconvolta e stracciona e i “Sudari” dove tutto si mescola e si rincorre e si stratifica nell’ unica risposta possibile: “Nero, nero, nero e graffi e squarci……”.
Dott.ssa Vanna Mazzei – scrittrice –curatrice d’arte
presidente associazione IMMAGINAZIONE-il mestiere della cultura
Notizie sul’artista Matteo Lausetti su www.lausetti.it
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