Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. (Giuseppe Manitta)
Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. (Giuseppe Manitta)
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