Artisti del Convivio
Testi critici, Catania, 01 October 2005
Pittrice e poetessa nata a Roma, Flora Lalli attualmente vive a Campobasso ed ha al suo attivo tre sillogi edite di poesia ed alcune collettive e personali di pittura che si localizzano soprattutto nel bresciano. Dalle opere di Flora Lalli traspare una profonda sensibilità che lascia germinare, tra tinte, colori, linee e figure, i moti dell’anima. Moti che s’infrangono e si uniscono, moti che vanno alla ricerca dell’universale. Le tematiche traggono i propri spunti da visioni personalissime della realtà, ora attraverso una filtrante visione emozionale, ora attraverso una peculiare ricerca naturalistica. Il disegno nell’opera della Lalli fornisce una chiara definibilità di contorni e di soggetti, permettendo di gestire l’armonia del quadro e la sua costruzione. Il timbro cromatico è travolgente e allo stesso tempo delicato, fornisce al fruitore tenere sensazioni e freschezza vitale. La pittrice, difatti, condensa la propria emozionalità-razionalità in rappresentazioni limpide, a volte essenziali a volte complesse. Gli slanci lirici, oltre ai timbri tonali, sono affidati a giochi di luce ben calibrati, ad atmosfere vibranti che tendono ad una chiara dimensione simbolica. Il simbolo, di cui la realtà è correlativo oggettivo, scorre tra le sfumature di volti, di angeli, di visioni, di surreali paesaggi.
Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. (Giuseppe Manitta)

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