Femminile, Plurale
Mostre, Milano, 03 March 2011
Dal 3 marzo presso la Galleria SpaziArti di Milano, in corso Buenos Aires 23, si terrà una mostra dedicata alle donne, un'esposizione fatta da dipinti di 7 giovani artiste – Alessia Iannetti, Fabiana Guerrini, Federica Glauso, Jara Marzulli, Laura Zingarelli, Linda Carrara, Sabrina Milazzo - che hanno come soggetto la figura femminile, dal punto di vista fisico e psichico. Una mostra che rappresenta le donne, fatta dalle donne, per le donne.
In questa mostra vengono esposte le opere di sette artiste assolutamente diverse tra loro, ognuna presente con due o tre lavori.
Ogni artista trova il modo di esprimere e rappresentare la femminilità in modo differente. Ci sono opere che sottolineano la sensualità femminile, altre mettono in mostra la fragilità delle donne, altre la solitudine o la sofferenza, altre ancora affrontano temi come la maternità.
Non solo i temi trattati sono molto diversi, ma anche le tecniche usate da queste artiste sono molto differenti: si va dai dipinti iperrealistici, a quelli quasi astratti, dalla pittura precisa, fotografica all'utilizzo della matita su tavola in legno.
Federica Glauso presenta tre opere che rappresentano figure femminili in modo poetico, ma stilizzato, quasi al limite dell'astrazione.
Laura Zingarelli espone due dipinti molto realistici, ma dai colori vivaci e squillanti, che rappresentano coppie di donne distese al sole, mettendone in evidenza soprattutto l'aspetto sensuale.
Anche Sabrina Milazzo rappresenta, nelle sue tre opere molto realistiche, il lato sensuale della figura femminile, associandolo per lo più alla maternità e all'allattamento.
Troviamo poi tre dipinti (che sembrano quasi fotografie) di Jara Marzulli in cui viene mostrata non solo la sensualità della donna, ma anche la sofferenza, poiché le coppie di donne rappresentate stanno letteralmente ricucendosi le reciproche ferite.
Ferite simili appaiono nelle tre opere su tavola di Alessia Iannetti, in cui vediamo figure femminili grigiastre, dotate di ali d'angelo, alle quali l'organo del cuore (rappresentato in modo quasi scientifico) è stato strappato, lasciando una vistosa cicatrice.
Anche Linda Carrara rappresenta la sofferenza femminile nelle sue due opere, in maniera però più sottile, raffigurando donne sole, quasi in dissolvenza, su uno sfondo scuro ed in mezzo a palcoscenici vuoti.
Fabiana Guerrini presenta invece tre opere in cui si autoritrae, immersa in un paesaggio naturale e accompagnata da animali e oggetti simbolici;l’autoritratto non è altro che un modo per riflettere su di sé e sul proprio mondo.
Cos'hanno in comune queste sette artiste? All'apparenza quasi nulla, ma in realtà ognuna rappresenta un diverso aspetto dell'essere donna.
Vedere riunite insieme opere così diverse, ma accomunate da uno stessa tema, permette di avere davanti agli occhi un vero e proprio ritratto delle donne di oggi: sono sensuali, e non per questo meno materne; sono sofferenti per cicatrici, per amore o per solitudine; sono sole, in coppia, o con figli, ma sono sempre e comunque belle e pronte ad affrontare il futuro.

Anna Chiara Giorgetti

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