le 10,000 vite di Gwuangju
Festivals, Ravenna, Faenza, 02 September 2010
10,000 lives, l'ottava edizione della Biennale di Gwuangju, aperto il 3 settembre, quest'anno a cura di Massimiliano Gioni, tra i protagonisti del festival dell'arte Contemporanea di Faenza. Nel corso della seconda edizione, intitolata on biennials/TUTTO SULLE BIENNALI, un'indagine a trecentosessanta gradi sul format delle grandi mostre, Gioni aveva anticipato, infatti, in un'intervista con Carlos Basualdo, la sua esperienza coreana.

Fondata nel 1995, è la più antica è importante mostra asiatica. Il tema scelto dal curatore italiano, vuole essere una riflessione sulla relazione tra pubblico e immagini e viceversa. Sempre più presenti nella nostra quotidianità, nei mass media, nei nostri sogni, gli stimoli visivi possono diventare una vera e propria ossessione, che la mostra analizza e cataloga come una sorta di "museo immaginario", per citare Andrè Malraux.

Il titolo richiama il poema epico incompiuto dello scrittore, poeta e pittore Ko Un, un'impresa monumentale dal sapore antico, ma di recente redazione, realizzata negli anni '80, inizialmente nel corso di una lunga prigionia causata dalla sua partecipazione alla lotta per i diritti umani.

Più di cento artisti saranno protagonisti della kermesse. Tra questi l'artista israeliana Keren Cytter - che nell'ambito di OPERE/works si è confrontata con Marinella Paderni - Hito Steyerl, tra i protagonisti di on biennials/TUTTO SULLE BIENNALI, e gli italiani Maurizio Cattelan, Franco Vaccari e Roberto Cuoghi.

http://www.festivalartecontemporanea.it

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