Come sempre i grandi visionari dimenticano che la loro visione del presente è in realtà visione del futuro, perchè, da una parte la collettività la recepisce quando è già in atto e dall’altra l’epoca di internet nel 1988 era appena agli albori. L’orgia non è finita. L’orgia è ancora in corso e si è globalizzata.La società dell ‘informazione emersa dalla società industriale , sta cominciando a rimuovere la società da cui è nata .Un numero sempre minore di uomini è impegnato all’interno del processo produttivo ed un numero sempre maggiore è occupato nel settore terziario . Come la storia delle civiltà ci insegna , ad ogni innovazione tecnologica che si produce e che evolve il sistema di comunicazione tra gli uomini ( a cominciare dalla ruota) avviene una crisi , un rallentamento complessivo, in cui tutti i livelli percettivi della realtà e con essi la vita stessa degli esseri umani , si destabilizza .
Tutti gli artisti selezionati, sono uniti dalla loro ricerca , che è prevalentemente indirizzata a porre domande che scaturiscono dalla percezione personale della loro vita stessa . Questo meraviglioso filo li unisce tutti , perchè l’arte è poesia, visione ed anima, I dubbi e le paure si svelano ai nostri occhi attraverso le opere degli artisti, perchè questo è il fine ultimo dell’Arte.
I dipinti di Emmy Mikelson (USA), Zoi Pappa (GRECIA), Sullltane Tusha (ITALIA), Andrea Fiorino (ITALIA), Dario Carratta (ITALIA) ; le installazioni di Luana Perilli e del duo LALOBA ( Anna Crescenzi e Renata Petti )(ITALIA) e per finire l’immagine fotografica del duo SR Studiolab ( Fabrizio Strada e Mirko Rinaldi) ci aiutano a prendere consapevolezza delle difficoltà adattative che l’umanità sta attraversando , senza temere il salto nel futuro prossimo, perchè la forza dell’essere umano risiede nell’intelletto e nella certezza della sua storia.
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