THE CELESTE CHOICE
Mostre, Milano, 16 December 2014
Partendo dalla domanda di Baudrillard (1988), “che fare dopo l’orgia”, abbiamo dato concretezza all’impegno assunto con il Premio Celeste di selezionare una serie di opere ( pittura , fotografia ed installazioni) ed artisti che hanno partecipato al premio sia Italiano che Internazionale , per mostrarle nel nostro spazio di Milano.

Come sempre i grandi visionari dimenticano che la loro visione del presente è in realtà visione del futuro, perchè, da una parte la collettività la recepisce quando è già in atto e dall’altra l’epoca di internet nel 1988 era appena agli albori. L’orgia non è finita. L’orgia è ancora in corso e si è globalizzata.La società dell ‘informazione emersa dalla società industriale , sta cominciando a rimuovere la società da cui è nata .Un numero sempre minore di uomini è impegnato all’interno del processo produttivo ed un numero sempre maggiore è occupato nel settore terziario . Come la storia delle civiltà ci insegna , ad ogni innovazione tecnologica che si produce e che evolve il sistema di comunicazione tra gli uomini ( a cominciare dalla ruota) avviene una crisi , un rallentamento complessivo, in cui tutti i livelli percettivi della realtà e con essi la vita stessa degli esseri umani , si destabilizza .

Tutti gli artisti selezionati, sono uniti dalla loro ricerca , che è prevalentemente indirizzata a porre domande che scaturiscono dalla percezione personale della loro vita stessa . Questo meraviglioso filo li unisce tutti , perchè l’arte è poesia, visione ed anima, I dubbi e le paure si svelano ai nostri occhi attraverso le opere degli artisti, perchè questo è il fine ultimo dell’Arte.

I dipinti di Emmy Mikelson (USA), Zoi Pappa (GRECIA), Sullltane Tusha (ITALIA), Andrea Fiorino (ITALIA), Dario Carratta (ITALIA) ; le installazioni di Luana Perilli e del duo LALOBA ( Anna Crescenzi e Renata Petti )(ITALIA) e per finire l’immagine fotografica del duo SR Studiolab ( Fabrizio Strada e Mirko Rinaldi) ci aiutano a prendere consapevolezza delle difficoltà adattative che l’umanità sta attraversando , senza temere il salto nel futuro prossimo, perchè la forza dell’essere umano risiede nell’intelletto e nella certezza della sua storia.

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