La mostra ha un titolo bizzarro, AsAbaroK, che introduce lo spettatore nell’universo visivo dell’artista quasi come un codice di un linguaggio sconosciuto, fra l’anagramma e la formula magica. Asa e Barocco indicano, innanzitutto, la peculiarità del fare artistico di Christian Zanotto: la combinazione tra figurazione moderna e passata, tra gli asa della fotografia e una trascorsa epoca di grandioso utilizzo dell'immagine. E ancora: “As a Barok”, “come un barocco”, come chi, cioè, agisce e sente con le qualità di quella particolare categoria estetica e spirituale che il termine barocco indica. Zanotto quindi si riferisce a se stesso e al genere umano quando afferma con ironia: “Mi piace pensare all'uomo come a una scimmia barocca”.
In mostra 15 lavori inediti e 7 video realizzati dall’artista. Opere create attraverso l'uso congiunto di diversi software e media digitali, poi trasferite su lastre di cristallo con un procedimento di esposizione fotografico, e video, che si avvalgono di complesse tecniche di animazione 3D, condurranno lo spettatore in un viaggio virtuale attraverso l’affascinante dimensione in cui le entità ritratte dall'artista vivono.
Un codice visivo che formula un linguaggio sconosciuto ammantato dall’enigma e intriso di magia in cui si plasmano figure prevalentemente femminili, sacre e profane, madonne e pornostar virtuali, configurate come icone della lussuria e del potere, ieratiche dee della perversione e della voluttà.
“Christian Zanotto (1972) di origini vicentine, cosmopolita per indole, dal 2000 vive ad Amsterdam, è un talento virtuoso delle arti digitali, che si distingue per l’abilità di manipolazioni multimediali dall’effetto plastico-scultoreo sorprendente e una potenzialità creativa manierista e neobarocca d’impatto scenografico non comune [...].
Le opere, a sfondo nero, in cui si plasmano figure divine, attingono dall’immaginario dell’iconografia sacra e dalla mitologia e sono generate da sofisticate costruzioni virtuali, che mettono in scena una realtà tridimensionale per mezzo di una tecnica innovativa. [...]
Sono immagini estetizzanti animate da affascinanti entità, sacerdotesse ieratiche, figure alate maschili e femminili adornate da preziosi dettagli dorati. Questi angeli o dei, dal corpo perfetto, circondati da macchine metalliche, troni, carri trionfanti della morte, dalle funzioni misteriose, ci travolgono nel vortice della passione di Eros e Psiche, evocando la potenza immaginifica dell’amore sospeso tra erotismo e misticismo.”.
da: Jacqueline Ceresoli, FlashArt n. 291, Marzo 2011
“... Nelle opere di Christian Zanotto a un primo impatto visivo ci appare “un’orologeria squisita”, dorata, preziosa e sfavillante... Poi a uno sguardo successivo accade qualcosa di destabilizzante: l’occhio viene rapito dal buio dell’eternità e le seducenti presenze, emanando luce perpetua assorbono l’essenza del femmineo e del maschile, per poi liquefarsi in unica entità e dare alla luce figure androgine, estrinsecazione e manifestazione del tempo attuale... Un tempo che ha perso il suo tic toc, vaga tra spazi ancorati a un’età remota e a un’epoca ignota, immersa in uno spazio sospeso... Un balzo temporale nella storia dell’arte tra Rinascimento, Manierismo e Barocco, accompagnato da un clima avvolto misteriosamente nell’oscurità gotica.
Chrisitian Zanotto si affida al cristallo come elemento sul quale impressionare l’immagine. Un procedimento alchemico nel quale l’asettico, immobile e inerte cristallo viene rianimato attraverso una reazione chimica ottenuta tramite la luce, con un procedimento di esposizione fotografica, per poi emulsionare la superficie con micro-cristalli. Il risultato ottenuto irradia luce sull’intera rappresentazione, donando una straordinaria definizione alle figure ritratte; l’artista le plasma in ogni loro particolare e dimensione, avvalendosi di sofisticati software e dell’utilizzo della fotografia per individuare e immortalare dettagli quali vera pelle umana, tessuti, pizzi e oro, in modo da poterne poi creare textures con le quali rivestire i soggetti.
Ci hanno rubato il tempo! Si sono portati via la meditazione, la tensione emotiva necessaria per poter insinuarsi tra le maglie della vita, impossessandosi non solo dell’imprescindibile possibilità di scelta, ma addirittura cercando di annegarci nel mare del caos, tra lo schiamazzo di quel nulla, che assorbe l’essenziale silenzio. Non rimaniamo dunque immobili, ma come ci esorta e consiglia Zanotto, entriamo, addentriamoci nel grande specchio di cristallo, scardiniamo le prestabilite e incatenanti visioni dell’effimero, e recuperiamo il mistero del mondo, il sentimento come pulsione carnale unitamente all’inno alla vita...
Avvolte dal frastuono della musica, delle luci, dei suoni, delle parole e del colore, le immagini dei video di Christian Zanotto scorrono, tra mistica, immaginario, multimedialità, eros sensuale e pensiero inconscio. Lo specchio non è solo il supporto, il luogo dell’arte, ma è ancora prima il ritratto della nostra epoca, sempre più concentrata sulla fisicità di carne e ossa, custodite dalla pelle liscia della superficialità. Occorre allora dimostrare come il derma non avvolge semplice massa corporea, ma un individuo che unisce al suo interno materia organica e spirito esistenziale.”.
da Alberto Mattia Martini, “Tra mistero e libero arbitrio”, Catalogo della mostra “God O' Clock – Horlogerie Exquise – God Is Wearing A Rolex”, 2011
Christian Zanotto (Marostica, Vicenza,1972) vive e lavora tra Amsterdam e l'Italia. Nel 2007 è stato insignito del “Premio per l'Arte Digitale” dalla giuria del “Premio delle Arti – Premio della Cultura”, Milano. Tra le mostre recenti: “Biennale di Alessandria” (2008), a cura di Sabrina Raffaghello; “Terzo Rinascimento”, Palazzo Ducale di Urbino (2010) e “Terzo Rinascimento – Linguaggi della sensibilità ibrida”, Galleria Civica d'Arte Contemporanea A' Caos, Castello Normanno di Aci Castello, Catania (2010) a cura di Carmelo Strano, Grace Zanotto e Angelo Cruciani; “Biennale di Asolo”, Asolo, Treviso (2010) a cura di A. Schirato; “God O' Clock – Horlogerie Exquise – God Is Wearing A Rolex”, Galleria Famiglia Margini, Milano (2010/2011), a cura di Alberto Mattia Martini; “ Responses in Time”, Georgia Museum of Art, Athens, Georgia, USA (2012), a cura di Lynn Boland.
Tra le mostre in programma: IV Biennale d'Arte di Malindi, Malindi, Kenya (2012/2013) a cura di Achille Bonito Oliva.
Red Stamp Art Gallery è nata ad Amsterdam (Olanda) nel 2005. È situata nel cuore del centro storico della città ed ha sede in un edificio del '700 classificato come Monumento Reale.
Espone opere di artisti internazionali di talento, le cui tecniche possono spaziare dalla pittura alla scultura, dall'arte digitale alla fotografia e alla video art, sempre con l'attenzione rivolta a un’elevata qualità formale e concettuale dell'opera.
AsAbaroK
Mostra Personale di Christian Zanotto
a cura di Sonia Arata
testo critico di Jacqueline Ceresoli
dal 20 Aprile 2012 – 26 Maggio 2012
Inaugurazione: Venerdì, 20 Aprile 2012 – 16:00 / 20:00 – Serata offerta da ASTORIA Vini
Indirizzo: Red Stamp Art Gallery, Rusland 22, 1012 CL Amsterdam - NL
Catalogo in mostra_Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Contatti:
Red Stamp Art Gallery
www.redstampartgallery.com
info@redstampartgallery.com
tel.: +31 0 6 46406531
+31 0 20 4208684
+39 347 1917003
Christian Zanotto
www.christianzanotto.com
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