Tre colori, dodici artisti, una galleria: dal 22 dicembre al 7 gennaio, la Merlino Bottega d’Arte si tinge di nero, bianco e rosso. Tecniche, stili e messaggi completamente diversi ed un unico linguaggio cromatico. I veri protagonisti della collettiva sono i tre colori con i quali gli artisti intendono esprimere gli stati emotivi più forti e intensi della propria esistenza.
Il nero rappresenta il buio, la negazione dei colori e dunque della vita. È l’insidia e l’ignoto. Forte e fiero nella tela diventa eleganza, sensualità e mistero. Nell’arte, la triste malinconia che evoca si diverte a rinascere contorno e definizione. Il nero, in chiave alchemica, si può interpretare come il momento di conoscenza per l’artista che prende piena ed oggettiva consapevolezza di sé per affermare la sua creazione.
Il bianco simboleggia il principio della fase vitale, i sentimenti nobili e la spiritualità. Nella tela è respiro per la vista. È luce che allude alla pausa, al vuoto e allo smarrimento. Bianco è il colore di chi domina le passioni e rende immortale la propria anima artistica.
Il rosso è il colore del sangue che pulsa, della frenesia vitale e della passione. Ad un livello di conoscenza superiore, rappresenta l’ equilibrio dell’intelletto artistico e dell’impulso creatore. Nelle opere si esprime in tutta la sua virulenta sensualità catturando sempre lo sguardo ammaliato dell’osservatore.
Le ispirazioni degli artisti si esprimono con accostamenti insoliti ed irriverenti. I colori diventano corposi, materici ed eterei. Ci raccontano diverse storie e si mostrano in tutta la loro capacità di provocare emozioni.
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