Con questa espressione Pablo Picasso affermava che in arte le intenzioni non sono sufficienti.
Nel 1912 Picasso costruisce una chitarra con un cartone ritagliato e piegato agli estremi.
Tese le corde, la Chitarra è pronta per interpretare un flamenco e con esso l’idioma di un popolo.
“[…] Un giorno prende il sellino e il volante di una bicicletta raccolti per strada, mette il volante sul sellino: ecco Testa di Toro (1942).[…]”. (3)
Scomporre e ricomporre, segnare e disegnare, sono azioni in cui l’operare artistico tende a violare i vincoli rigidi del perenne processo di trasformazione, una metamorfosi nella quale l’artista riesce a segnare un passaggio, lasciando su di sé e per gli altri, la sua impressione, il suo “segno”.
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