L’artista livornese, dopo i successi ottenuti in Cile, Libia, Corea del Sud, Stati Uniti e Russia, torna a esporre in Toscana con un progetto interamente prodotto per l’occasione.
In mostra circa 20 lavori di grandi dimensioni realizzati su pelle, materiale che Balzano ha scelto come filo conduttore del progetto in cui alcuni grandi e pressanti temi della contemporaneità entrano in relazione con la vocazione industriale di uno dei distretti conciari più importanti d’Europa.
Sulla pelle l’artista ha immaginato una nuova geopolitica e tracciato inedite cartografie in cui non vi sono limiti ma tutto si trasforma in volubili confini. Nel gioco tra astratto e figurativo appaiono mappe liberate da un ordine consolidato e funzionali a istaurarne uno alternativo in cui prevalgono condivisione e solidarietà. Contrariamente a una realtà che è tornata a innalzare muri, a rafforzare le frontiere, a impedire i passaggi, a rafforzare identità chiuse per la paura del diverso, l’arte, che non ha mai conosciuto confini, avanza una proposta diversa di pianeta in cui scambi e libera circolazione siano possibili per uomini e idee. Balzano, come ogni artista, non offre ricette per risolvere i problemi del mondo ma dona punti di vista differenti per poterli dipanare, proprio come fa il bambino nella sua grande installazione che accoglie il visitatore all’ingresso del piano nobile del palazzo.
“A pelle viva” è anche un monito per vincere l’indifferenza di tutti noi, per abbattere quella crosta di resistenza che è la nostra complicità, non fosse altro per il silenzio che adottiamo, di fronte alle tragedie che ogni giorno abbiamo davanti agli occhi.
La pelle diventa così la base di una riflessione sulla libertà, sulla vita e la morte, sulle "open borders"; un supporto vivo su cui creare luoghi e rotte dell'immaginario.
Ma la pelle è anche un modo per raccontare il territorio di San Miniato con la sua attività produttiva, con la sua memoria storica del fare, con la sua vocazione all’accoglienza. Per questo Balzano ha costruito una mostra “diffusa” collocando tre sue installazioni in altrettante realtà industriali del comprensorio conciario che, sempre sabato 30 aprile, faranno da preview alla mostra di Palazzo Grifoni e come questo saranno visitabili anche nei giorni successivi.
Le tre realtà industriali coinvolte sono la Conceria Tempesti in Via della Spira, 2 Ponte a Egola – PI alle ore 15.30, la Conceria Valori in Via della Spira, 22 Ponte a Egola – PI alle ore 16.30 e la Conceria Artigiano del Cuoio in Via Romaiano, 12 Ponte a Egola – PI alle ore 17.00.
L'esposizione, a ingresso libero, resterà aperta fino al 22 maggio 2016, con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 18.
Info: Casa d’Arte San Lorenzo +39 0571 43595 – galleria@arte-sanlorenzo.it.
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