Il titolo prende spunto dall’omonima opera pittorica con cui l'artista grossetano ha vinto il primo premio "Città Visibile 2014" sezione opere prime; premio che prevedeva la realizzazione di una mostra personale. L'artista ha così sviluppato, a partire dall'opera vincitrice, una serie di lavori appositamente realizzati per questo suggestivo spazio.
Tredici opere in esposizione, a testimonianza dell’ultimo ciclo pittorico dell’artista: “Tre quadri di grande formato – dice Orfeo - saranno inseriti nei tre altari della chiesa come a formare un unico trittico sulla contrapposizione fra la terra di Maremma e la modernità. Altre dieci tele verranno esposte ai lati della navata”.
L’esposizione organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo, patrocinata dal Comune di Grosseto, Regione Toscana, Provincia di Grosseto e realizzata in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura, Cedav, FuoriLuogo–servizi per l’Arte e con il C.R.A.- Centro Raccolta Arte, è curata da Filippo Lotti e Roberto Milani, curatori anche del catalogo con il testo di Mauro Papa, direttore di Cedav e curatore di Città Visibile.
Orfeo continua il suo onirico reportage sulle contraddizioni della vita e dell’uomo, i suoi miti e le sue problematiche, le sue debolezze e le sue, sempre più “artificiali” certezze. Con la pittura, fortemente legata alla contemporaneità, l’artista coglie l’ironia insita nelle situazioni con visioni apocalittiche e irreali dove l’unica via di scampo è la Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie.
“Orfeo – scrive Milani - ci trasporta in un mondo che solo all’apparenza può sembrare onirico.
Fervente sostenitore ed audace divulgatore della Patafisica, mette in luce e sottolinea l’esistenza di un mondo parallelo, frequentato da quei personaggi antropomorfi che popolano i suoi dipinti sempre in bilico sulle decisioni da prendere. Un mondo del tutto astratto, quasi spirituale”.
“La pittura onirica di Armando Orfeo – scrive Lotti - è contrappuntata da segni e simboli all’interno dei quali è chiamato a districarsi l’osservatore coinvolto in un percorso labirintico di grande impatto visivo ed emozionale.
A guidarci è un autobiografico omino vestito di rosso che, nel segno dell’incomunicabilità, tenta di evadere da città metropolitane costituite da infinite torri di Babele all’interno delle quali è carcerato. Un’evasione per ritrovare il suo mare di Maremma, i pini mediterranei, i cipressi e le colline toscane umanizzate del lavoro secolare dei suoi conterranei”.
La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 26 aprile con il seguente orario: tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. Chiuso il lunedì.
Per info: Casa d’Arte San Lorenzo 0571 43595, galleria@arte-sanlorenzo.it.
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