L’esposizione, patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Lucca e Città di Seravezza e fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga” è curata da Giupeppe Cordoni e Filippo Lotti, curatori anche del catalogo che accompagna la mostra.
Il ventaglio tematico di “Humanitas Machinarum” (Il lavoro dipinto) è racchiuso in una serie di opere realizzate tra il 2005 e il 2012; sono un resoconto artistico, un excursus, un viaggio attraverso il periodo storico (gli anni Settanta e Ottanta) in cui Scarselli era operaio in fabbrica, un momento decisivo, fondamentale, della sua formazione umana e professionale.
Dalla “fabbrica”, dall’osservazione del lavoro, ha assimilato il suo linguaggio e da essa si è nutrito di situazioni esistenziali intense dalle quali è scaturita una linea pittorica che ha travalicato il “reale” trasformandolo in astrazione informale. La sua “mano libera”, scevra di stereotipi e pregiudizi, ha reso, attraverso la peculiarità del linguaggio “scarselliano”, la sua poetica e la ricerca artistica e stilistica, l’umanità del lavoro e delle macchine.
Il suo lavoro artistico (pittura, scultura e incisione) si è, indubbiamente, ispirato alla presenza del vissuto e del suo ricordo, di quella quotidianità di un tempo che, sedimentata nel ricordo, racchiude in sé anche momenti di sofferenza che il tempo ha trasformato in deflagrazioni cromatiche capaci di rappresentare la gioia di Marcello Scarselli, pittore, disegnatore e scultore. Inizia la sua carriera artistica negli anni ’70 partecipando a numerose mostre collettive intervenendo nell’animato dibattito estetico di quel periodo.
Al suo esordio improntata ad una rappresentazione d’un “vero” tradizionalmente inteso, l’opera di Scarselli, volge sempre più verso l’idea d’un “reale” pittorico ritrovato interiormente raccontato attraverso tecniche e contenuti d’avanguardia, la cui evoluzione espressiva è soggetta ad una costante ricerca. Come dice il critico Giuseppe Cordoni: “gran parte della critica ha più volte già rimarcato la duttile complessità e l’eclettismo stilistico che alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e onirismo infantile”. Dal canto suo Elena Capone sottolinea “quel suo agile appropriarsi d’una modernità che prende in prestito tecniche e procedure arcaiche, in un astrattismo ibrido in cui affiorano forme riconoscibili e familiari; un’indagine artistica che fa del silenzio e dell’introspezione il suo motivo conduttore complesso, infinito e mai risolto”.
La sua professione di pittore si consolida negli anni sia attraverso una costante attività espositiva sia in Italia che all’estero (Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera), con antologiche personali d’ampio respiro.
La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 27 ottobre 2013. Orario di apertura: dal 22 al 30 settembre: dal martedì al sabato 15.00/19.00; domenica 10.30/12.30 e 15.00/19.00; dal 1 al 27 ottobre: venerdì e sabato 15.00/19.00; domenica 10.30/12.30 e 15.00/19.00.
Per info: Fondazione Terre Medicee 0584 757443, info@terremedicee.it; Pro Loco 0584 757325, info@prolocoseravezza.it.
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