Questa esposizione, fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga”, riunisce una ventina di opere fotografiche frutto di scatti che Castaldi ha fatto in un reportage attraverso le cantine dei fossi nel quartiere Venezia Nuova di Livorno.
“Non conosco con precisione l'origine delle cantine situate lungo in fossi di Livorno: solo qualcosa per sentito dire – dice Castaldi. Come osservatore, quasi turista, mi hanno incuriosito e attratto, anzi, ne ho percepito il richiamo. Esse, infatti, hanno qualcosa in comune con altri locali tipici del mio paese - Castiglioncello - che sono chiamati "magazzini". Situati in prossimità della riva e costruiti per il rimessaggio di barche e attrezzature da pesca e facenti parte delle proprietà delle rispettive ville soprastanti, quasi tutti sono stati adibiti, negli ultimi decenni, ad altri usi: gelaterie, bar, boutique, ristoranti; un po' come un'onda di vitalità rivierasca che si infrange qui calando dal paese. Qualcosa di simile e in modo più intenso e variegato mi pare che sia per le cantine di Livorno. Così ho assecondato il richiamo e sono andato a vederle da vicino: questi ambienti dove la gente ha relazione e vivacità sono per me consolanti; insomma, mi ci ritrovo. Ho deciso quindi di fotografarli, a mo' di indagine e come per manifestare un consenso. Mi hanno aiutato nella piacevole scoperta che ne è conseguita due amici livornesi: Enrico Campanella, che mi ha dato le prime indicazioni e Fabrizio Ceccarini che, rivelandomi i vari aspetti di questo panorama, ha motivato ampiamente la mia curiosità.
Ringrazio in modo particolare Andrea Salvadori per l'ospitalità, nonché le persone che appaiono nelle immagini per avere acconsentito alle riprese con amichevole disponibilità”.
Claudio Castaldi (Castiglioncello, 1946) si appassiona alla fotografia e comincia a scattare le prime foto nel 1970, come autodidatta, nella convinzione di interpretare una forma d’arte. Abbandona progressivamente l’intento artistico sostenendo che per lui «la fotografia è prima di tutto un divertimento» derivante dallo «stare con la gente» e dal «conoscere stili di vita diversi», oltre che essere «una forma di documentazione».
“Fotografare – dice Castaldi - è per me un passatempo che mi avvicina a quel che osservo, inoltre, spesso mi offre l'opportunità di fare nuove conoscenze e stringere nuove amicizie.
Nonostante ciò faccio fotografie in modo discontinuo, ma col dovuto impegno che, a volte, ha buon esito”.
Fino ad oggi ha sempre fotografato in analogico anche se ammette di volersi confrontare, in futuro, anche con il digitale. Per un periodo, negli anni 80, ha avuto un negozio di fotografo a Caletta di Castiglioncello. Ha realizzato mostre e pubblicato libri fotografici privilegiando i soggetti inerenti al mare e a Castiglioncello e la sua storia. Fra le pubblicazioni, ricordiamo: "Pescatori di altri tempi", ritratti di pescatori della zona compresa fra Livorno e Piombino; "Briciole di Toscana", immagini della campagna toscana, con Giorgio Marianelli, col quale ha firmato anche "La razza de' Caini e altre storie" sui personaggi di paese di Castiglioncello; ad esso, con i testi dello stesso autore, è seguito, "Dal tempo degli Etruschi al tempo de' Caini" al quale ha collaborato anche Alberto Lami; ancora con Marianelli, ha pubblicato "Castiglioncello, 100 anni di immagini", una raccolta di fotografie con inquadrature riprese da cartoline d'epoca tratte dall'archivio di Diego Scaramal; "Scirocco. Immagini degli anni Cinquanta e Sessanta", in collaborazione con il fotografo Paolo Pagnini e con Fabio e Giacomo Cantini.
Al vernissage sarà presente Fabrizio Borghini con la troupe televisiva del programma “Incontri con l’Arte” di Toscana Tv per la realizzazione di un servizio sulla mostra che sarà visitabile fino al 31 agosto, ad ingresso libero, dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20 e dalle 21.30 alle 23.30. Per info: filippolotti@interfree.it , 333 38 92 402.
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