Mostre, Roma, 31 July 2010
MOSTRA PITTORICA A PAGO CAPITIGNANO AQUILA
Espone l’artista Emanuela Comito nella Chiesa dei Ss. Cipriano e Giustina
L’idea di allestire una esposizione di arte contemporanea all’interno della Chiesa di Ss. Cipriano e Giustina a Pago-Rovagnano nasce da un progetto di rivalutazione di un’area poco nota e delle sue infinite ricchezze: un patrimonio materiale e immateriale che rischia di essere disperso all’interno di una radicale trasformazione sociale, demografica e dei luoghi.
La mostra rientra in un progetto di rivalutazione del sito e di visibilità, ad oltre un anno dal terribile terremoto del 6 aprile 2009, per riportare in vita il piccolo Borgo e l’affascinante Chiesa del XVIII secolo.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Capitignano, un luogo a forte vocazionalità turistica che, per coinvolgere i visitatori alla conoscenza dei luoghi, promuove l’organizzazione di eventi.
I lavori in mostra sono personale richiamo alla Natura, alle sue Superfici pulsanti frutto del caos, del fato e indirettamente all’Uomo, fautore diabolico artefice di disastri ambientali.
Le tavole non vogliono essere spiegate, ma semplicemente guardate in piena libertà, intensità di sensazione, emozione rinnovata, stimolando in ciascuno spettatore immagini e sensazioni diverse, proprie ed esclusive. Infatti ci si innamora di un quadro e poi disinnamora, quando si viene a conoscenza della lettura dell’artista.
Espone l’artista Emanuela Comito nella Chiesa dei Ss. Cipriano e Giustina
L’idea di allestire una esposizione di arte contemporanea all’interno della Chiesa di Ss. Cipriano e Giustina a Pago-Rovagnano nasce da un progetto di rivalutazione di un’area poco nota e delle sue infinite ricchezze: un patrimonio materiale e immateriale che rischia di essere disperso all’interno di una radicale trasformazione sociale, demografica e dei luoghi.
La mostra rientra in un progetto di rivalutazione del sito e di visibilità, ad oltre un anno dal terribile terremoto del 6 aprile 2009, per riportare in vita il piccolo Borgo e l’affascinante Chiesa del XVIII secolo.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Capitignano, un luogo a forte vocazionalità turistica che, per coinvolgere i visitatori alla conoscenza dei luoghi, promuove l’organizzazione di eventi.
I lavori in mostra sono personale richiamo alla Natura, alle sue Superfici pulsanti frutto del caos, del fato e indirettamente all’Uomo, fautore diabolico artefice di disastri ambientali.
Le tavole non vogliono essere spiegate, ma semplicemente guardate in piena libertà, intensità di sensazione, emozione rinnovata, stimolando in ciascuno spettatore immagini e sensazioni diverse, proprie ed esclusive. Infatti ci si innamora di un quadro e poi disinnamora, quando si viene a conoscenza della lettura dell’artista.
Commenti 0
Inserisci commento