Dal 13 al 17 febbraio prossimo si terrà in Grecia un’importante mostra personale di pittura, scultura e grafica dal titolo “Dal figurativo all’astratto” dell’artista Gabriella Dumas Burgato di Porto Viro, un’artista pervenuta negli ultimi anni a risultati di assoluta eccellenza e di grande originalità espressiva nel campo della comunicazione pittorica e, più in generale, artistica, forte di esperienze e successi di pubblico e di critica a livello internazionale, soprattutto in terra di Francia.
L’esposizione sarà allestita nel noto e prestigioso Hotel Alexander di Agrinio, città che ha già ospitato la Dumas negli anni ’85-86 e con la quale la pittrice ha sempre costantemente mantenuto contatti, non solo di natura squisitamente artistica, ma anche di grande e sincero affetto umano.
La mostra intende seguire, attraverso più di 50 opere di pittura, di grafica e di scultura, il percorso artistico di Gabriella Dumas Burgato dagli anni ’80 fino ad oggi, secondo un preciso percorso cronologico che, prendendo le mosse, come avviene normalmente per tutti i grandi artisti contemporanei, dalla giovanile pittura figurativa, passa gradualmente per successive esperienze espressive all’impressionismo e ad altre tendenze dell’arte moderna, fino ad arrivare alle ultime tele che diventano tridimensionali e quasi del tutto immateriali.
La pittura si fa particolarmente corposa e decisamente materica e sembra straripare per avvicinarsi al bassorilievo, che si trasforma poi nelle sculture che la Dumas crea amalgamando gessi, crete, marmi e resine e che danno emozioni forti ed incisive, mentre la pittura nel tempo si trasforma e tende verso l’informale e l’astratto, con il colore che diventa via via il protagonista assoluto e incontrastato della tela.
Le opere abbracciano soprattutto i temi del Polesine, il Delta del Po, ma la figura umana rimane il soggetto preferito dell’artista, con le donne dai volumi ben solidi e reali, dai volti nascosti, protagoniste misteriose e vibranti di vita che sanno catturare e mantenere l’attenzione dello spettatore.
Gabriella Dumas riesce così a trasformare in creazione artistica qualunque cosa essa realizza, prescindendo dal genere o dal soggetto, dalla tecnica o dalla specifica tendenza a cui s’ispira e lo fa sempre in modo naturale e spontaneo, con risultati di grande spessore interpretativo e comunicativo, non comuni ai tanti, e forse troppi, artisti improvvisati di oggi.
Silvano Valentini
Critico d’ arte
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