Workshops , Stati Uniti, Anchorage, 28 August 2010
L’acqua e le sue forme, la pietra e la sua fusione di colori, i fanghi con le sue delicate sfumature e le effimere tridimensionalità, le multiforme cromie e improbabili fisicità dei vegetali, le fusioni di legno e ferro di un peschereccio antico che ha solcato per decine di anni il Mare di Bering pescando granchi oceanici, le accensioni delle carni rosse o i giochi delle sabbie le cui sfumature creano temporanee e mutevoli geometrie, le nebbie con la loro discreta e silente mobilità che contribuiscono alla scoperta di profili montani ed orizzonti di luce.
L’Alaska è laboratorio puro per la materia e come tale non può che sorprendere e suscitare il desiderio di indagarlo. La molteplicità delle forme della materia qui confermano la maestosità della natura e al contempo danno coscienza di una piccolezza umana tutta tesa alla cecità.
La storia della materia, di ciascuna materia, riletta con umiltà ne garantisce la vita e il suoi valore più profondo permettendone la rigenerazione.
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