Breve spiegazione: per vivere abbiamo tutti bisogno di un “metodo”
per la felicità. Questo peso a piombo, righello o compasso interiore, che possiamo rendere all’esterno visivo, attraverso immagini e feticci, ci misura le occasioni perse(o sfighe) e le nostre fortune(successi o momenti fausti). Ma non sappiamo mai esattamente la portata di ciò che ci accade e per questo, cerchiamo sempre di correggere il destino e di catturare l’onda buona. Questa mostra è l’augurio di stare svegli e in salute.
E di arrivare ai limiti di ciò che ci accade e che sentiamo. L’abbandono
è la prima fuga dalla realtà che non ci piace, come la solitudine o l’indifferenza. Spesso il pozzo dell’eros e del vizio, ci disseta quando non
ci interessa più la centralità dell’esistenza o quando le strade percorse si sovrappongono, senza apparente senso. Ma potrebbe al contrario, invece, essere l’unica buona sorte … Il “compito di vivere“ si svolge per tutti, comunque, anche senza che se ne abbia sempre la consapevolezza piena. Le reliquie portafortuna, simboli di Vita e per fuggire la Morte, servono
per allontanare lo spauracchio della sopravvivenza, cioè la mancanza di avventure, di calore e d’impegno personale dentro il flusso dell’esistenza: chi si lascia vivere, è già cibo per i vermi.
Tipologia: mostra collettiva a tema di Pittura dal 11 giugno 2011 (vernissage) al 18 giugno 2011(con la possibilità di prolungamento.
Artisti espositori: Giovanna Feola, Claudio Magrassi, Luca De Angelis,
Vincent Mangeruca e Vincenzo Andolina.
Luogo: Galleria Periferica “Di Mano in Mano” di viale Espinasse 99, a Milano.
Curatore e critico per l’evento e per ogni artista: Luca Sartini.
Vernissage: sabato 11 giugno dalle ore 20.00, con la partecipazione di
Mauro Cipriani in un’improvvisazione d’arte musicale col contrabbasso.
Orari mostra: dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle 19.00; sabato orario continuato 10.00/19.00.
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