Arte Paolo Maffei
via Riello, 5” - Padova
dal 4 al 31 maggio 2013
Una particolare attenzione nell’utilizzo dei materiali, per esplicita ammissione dello stesso
Piero Racchi si tratta di “tutti quadri polimaterici, e per farli uso materiali naturali e industriali (riciclati)” con inserimenti decorativi che richiamano per lo più la Natura, una capacità di invenzione
di macchine celibi che richiamano alla mente Marcel Duchamp, di aiuole semimeccaniche dove si
instaura un equilibrio dinamico nella lotta fra la natura e il manufatto industriale, in una atmosfera
tra il metafisico ed il surreale (antica passione mai sopita questa di Racchi), affermano una volontà
di posizionamento dell’opera di Piero Racchi fuori dal tempo, in una zona dedicata alla meditazione sull’essere e il divenire, di meditazione, di pensiero. Una attenzione dell’artista allo sviluppo
delle proprie sensibilità, che sono multi laterali e multi culturali, utilizzando tempi e ritmi secondo
natura.
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