Artisti : Fulvio BIANCATELLI, Piero RACCHI, Enzo MALAZZI, Luca MANNINO, Chiara VITALE, Dajana VUJCIC
L’esposizione è già in nuce ibrida nella selezione dei 6 artisti, provenienti da tutt’Italia ed eterogenei per linguaggi e prospettive semantiche; si propone così una fusione di linguaggi, che attingono l'uno all'altro lasciando cadere i confini progettuali e comunicativi. Humanbyte segue come canale di sviluppo l’indagine sulla trasformazioni morfologico/concettuale dell’uomo, nel suo relazionarsi con l’affascinante quanto disorientante dimensione del “tecnologico”. Questo interscambio innesca su piano linguistico e semantico continue metamorfosi ed ibridazioni estetico funzionali. Humanbyte è una mostra sullo “spettacolare”, sulla necessità di apparenza ed appagamento del visuale.
Per il raggiungimento di quest’obiettivo media e ricerca scientifica attraverso il mezzo tecnologico intervengono nella metamorfosi del reale e del corpo stesso: dai nuclei genetici, all’infinita generazione di “segni” sul corpo, ne viene trasformata l’essenza, per plasmare un corpo sensazionale ed iper performante. Ma superandone la considerazione meramente strumentale, la tecnologia rappresenta una possibilità di sviluppo di nuove e migliori soggettività. Il ritmo di trasformazione culturale e tecnologica conduce anche a riconsiderare il ruolo fino ad oggi avuto dalla biologia per l’essere umano. La biologia è stata finora una sorta di soglia invalicabile per l’evoluzione culturale stessa. Un’armonia con le nuove possibilità della tecnologia si può raggiungere, se esiste consapevolezza della costitutiva ibridazione dell’uomo nella sua storia con l’alterità sia essa umana (verso una società multietnica), sia essa tecnologica, non più strumento, ma parte essenziale dell’essere al mondo, del fare esperienza del mondo. L’Ibridazione diventa così un momento di rottura e un opportunità di visione della condizione da un nuovo punto di vista. L’ ibridazione porta ad una vera riformulazione identitaria che si presenta nel mondo contemporaneo della simultaneità in cui tutto è immediatamente raggiungibile e fruibile. Proprio questa riformulata identità che Humanbyte ha l’obiettivo di esaminare.
a cura di Work in Progress 35 - Collaborazione tecnica di Sassetti Cultura e Coopab - Con il patrocinio del Comune di Milano e Zona 9
Progetto di Lucilla Trotta – Testi critici Prof. Gabriele Guglielmino
Ai visitatori della mostra che lo richiederanno sarà inviato il catalogo multimediale della mostra.
Sabato 05 Maggio, 6 ore
Per il ciclo “Arriverà il sabato in cui inizierai a scrivere e non vorrai più smettere “
Seminario intensivo di Enrico Ernst (durata 6 h)
“Scrivere con tutti i sensi”
In sinergia con le opere in mostra “Humanbyte” esploriamo il palpabile e il tattile” . Come possono, le nostre parole, “dire” le sensazioni? Quali le potenzialità, quali i limiti?
orari 10.00 - 13.00 e, dopo la pausa pranzo (anche da passare insieme), 14.30 - 17.30
Enrico Ernst: ha lavorato e lavora come redattore e autore, per le più diverse realtà editoriali: da Frassinelli al Castoro, da B.Mondadori a Sperling & Kupfer, da Paravia a Red edizioni, da Feltrinelli a Einaudi Scuola. Ha scritto piccoli manuali di storia della letteratura greca e di filosofia per Vallardi. Scrive "fiction" per alcuni collezionabili DeAgostini (suoi sono i racconti di Mythos). Si è diplomato presso il laboratorio di scrittura drammaturgica alla Civica scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi”. Insegna scrittura creativa presso il Faro teatrale e per altre realtà culturali di Milano e hinterland. Ha tenuto laboratori di scrittura creativa per il Circolino di Cusano e i Teatri Possibili. Ha scritto una pièce per Quelli di Grock (Sorrelledi). Ha contribuito a una riscrittura dell’Otello (andata in scena al Faro teatrale) e alla drammaturgia di 1989 - Crolli, per la regia di Serena Sinigaglia.ATIR
Gradita prenotazione entro venerdì 04 MAGGIO
Via Volturno 35, angolo via Sebenico - Milano
Orario: 10:30-12:30 e 16.00-19.00 giorni festivi
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