I DELIRI DI STEFANIA
Mostre, Sassari, Alghero, 06 April 2013
Chissà chi, davanti ad un opera d’arte visiva, sia stato il primo a pronunciare la frase “questo lo so fare anche io”? Certamente è stato nel secolo scorso, magari davanti un Mondrian, un de Kooning o un taglio di Fontana ; ...perché, invece, non immaginare sia stata pensata già da qualche preistorico avventore delle grotte di Lascaux o di Altamira?
Chissà poi, chi sia stato il primo a pensare, sempre osservando un opera, “ricorda questo o quest’altro…lo ha già fatto taluno o talaltro”? ...Magari è stato proprio il primitivo spettatore di Lascaux o di Altamira!
A volte, cambiare il punto di osservazione, può essere utile per trovare prospettive eccentriche a scapito di una veduta frontale e ovvia.
Sicuramente, cercando di guardare con l’occhio di quel probabile, primordiale, novello critico d’arte cavernicolo di cui sopra, i quadri di Mario Fois godono di larga autonomia rispetto alla pietra miliare che, un critico d’arte contemporaneo, metterebbe richiamando a paragone l’opera di Jackson Pollok.
Per un Flinstons sarebbe come mettere insieme il meteorite caduto a Tunguska e Stradivari, solo perché entrambi hanno tagliato legna!
L’agire sulla tela di Mario Fois è certamente più vicino al lavoro di un liutaio che a quello di un irruento (astronomico) boscaiolo. Fois valuta la tonalità, la vischiosità, i tempi di essiccamento dei colori; sfrutta la meccanica dei fluidi e la teoria del caos: anziché al pennello si affida all’effetto farfalla, convinto che piccole variazioni (colate di colore) producano, sulla condizione iniziale della tela, grandi variazioni a lungo termine nel suo sistema pittorico.
…Il nostro critico Flinstons, senz’altro, non utilizzerebbe il linguaggio della fisica per decodificare l’opera di Fois; ma, magari annoiato dai temi tipici della pittura rupestre, le solite fluttuanti scene di caccia, tuffandosi nelle atmosfere galattiche delle pitture di Mario Fois - perché no? -, illuminandosi d’immenso, esclamerebbe: “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità” …!
Nei suoi ultimi lavori Fois però (con o senza Apollo 11), atterra a suon di spatola nelle tele e, se con i suoi dripping idealmente ci portava oltre i confini del sistema solare, ora pare proprio di essere di fronte ad un paesaggio marziano…cosa ne direbbe di questo il critico Flinstons? Certamente: curiosity!

Josephine Sassu Flinstons
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Commenti 10

Barbara Ghisi
11 anni fa
auguroniiii
Antonio Esposito
11 anni fa
Complimenti!!
Anna Gatto
11 anni fa
Anna Gatto Artista
Auguri!!
Marianna Merler
11 anni fa
Marianna Merler Artista
complimenti!
monica zambon
11 anni fa
monica zambon Artista
Augurissimi!
Maria Cristina  Neviani
11 anni fa
Auguroni!
Associazione Roberta Smedili
11 anni fa
un grande in bocca al lupo
Teresa Palombini
11 anni fa
tantissimi AUGURI!!
Cat
11 anni fa
Cat Fotografo
Compliments !
patgamb
11 anni fa
patgamb Artista
congratulazioni e in bocca al lupo

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