Mostre, Piacenza, 13 September 2014
Giovanna Fabretti: materia e colore come poesia del sentimento
Sentimento, passione, lotta, quasi la storia di una parabola vitale: dalla caduta alla
rinascita, resa possibile da uno stravolgente cambiamento, fulcro dell’emergere di una
splendente e rinnovata energia interiore.
Giovanna Fabretti , artista veneta, riunisce nelle sue opere emozioni contrastanti
mostrandole sulla tela in una molteplice e continua sperimentazione di stili e tecniche
artistiche, rendendo il sentimento quasi tangibile a livello tattile.
L’artista infatti, parte da una pittura ad olio, gestuale e materica, dove ciò che prevale è la
foga creativa,l’automatismo, per poi approdare all’utilizzo di diversi materiali come il gesso
e il mosaico, capaci di conferire alle immagini una maggior tridimensionalità, realizzando
una pittura-scultura, che porta alla realizzazione di un nuovo spazio, dato dall’accumulo di
materie sopra la tela.
In opere come Giocare con il fuoco e Limbo realizzate con una pittura stratificata e
densa, con richiami all’informale di Emilio Vedova, le colate di materia sembrano
esprimere una situazione esistenziale di stallo legata all’ impossibilità di reagire ad una
situazione opprimente.
Il colore invade l’intera superficie e pare voglia uscire dai contorni imposti dalla tela in un
simbolico e lacrimoso abbraccio all’umanità.

Mara Carboni

Intervento video-art
MAX CASAROLI

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