Qui gli artisti invitati (Elena Aromando, Elysia Athanatos, Silvia Beltrami, Carlo Bettoni, Dario Biancheri, Tonina Cecchetti, Giacomo Filippini, Giuliana Geronazzo, Annamaria Gheza, Rosalba Giugliano, Fukushi Ito, Enrico Minato, Elena Vitale), ognuno con il suo stile e la sua poetica, offrono un esempio di come l’arte possa essere elemento intelligente di gioco. Infatti l’arte è sempre – per chi la fa e per chi l’osserva – una pratica di conoscenza e di emozione; ma anche il gioco, se tralasciamo gli sciocchi trastulli, è stimolo, a ben vedere, di sapere e di piacere. Si pensi al gioco degli scacchi che richiede doti notevoli o agli effetti che i giochi hanno sulla crescita, fisica ed intellettuale, dei bambini.
Quindi si è allestita una mostra che si spera possa divertire il visitatore ma che allo stesso tempo lo coinvolga in una riflessione che vada al di là della sensazione immediata, arrivando alla sua memoria e all’arricchimento delle sue facoltà intellettive e sentimentali.
Ci sono opere pittoriche, fotografiche, scultoree, performative, insomma una piccola rassegna delle varie possibilità tecnico-espressive dell’arte contemporanea.
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