030_2.0 arte da brescia
Mostre, Brescia, 23 July 2014
a cura di Dario Bonetta e Fabio Paris 23 27 luglio 2014

23 27 luglio 2014

Brescia, Piccolo Miglio in Castello

PROGRAMMA
23 luglio - Inaugurazione

Ingresso gratuito alla mostra e al MusicalZOO

18.30 Inaugurazione della mostra ‘030_2.0 arte da brescia’

20.00-24.00 Festa di inaugurazione organizzata dai curatori della mostra con performance di musica elletronica e sound-art sul palco della Clubarea con artisti che espongono nella mostra: – Francesco Fonassi, Canto minore (Minor Strain).
– Tonylight / Francesco Fonassi, Set impro elettronica.
– ECP (Ensamble Chitarristico Perpendicolare), Opera n.2.
– Tonylight, Set elettronico

23 - 27 luglio

Orari della mostra con ingresso gratuito: dalle 18.30 alle 01.00 Prezzi di ingresso al MusicalZOO:
– gratuito tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.30.
– dalle 20.30: giovedì 8 euro, venerdì 10 euro, sabato 10 euro, domenica 8 euro.



030_2.0 arte da brescia è una mostra collettiva che presenta venti artisti dal territorio bresciano che si sono distinti a livello nazionale ed internazionale e selezionati dalla divergente sensibilità di Fabio Paris e Dario Bonetta.
La prima edizione della mostra ‘030 arte da brescia’ del 2003, curata da Fabio Paris e Francesco Tedeschi, vide come protagonisti alcuni degli artisti bresciani ora riconosciuti ed affermati a livello internazionale. Come più di 10 anni fa ‘030_2.0 arte da brescia’ propone una panoramica dove il luogo di nascita, di crescita o di azione degli artisti rappresenta il punto di incontro tra autori e storie personali.

La mostra è presentata nel Piccolo Miglio del Castello di Brescia, luogo particolarmente adatto ad accogliere progetti d’arte contemporanea in tutte le sue espressioni. Sono stati selezionati un totale di venti artisti, così com’era accaduto nella prima edizione, di cui sono state mantenute alcune caratteristiche: oltre al numero e al criterio di provenienza geografica, la volontà di offrire una panoramica di tipologie espressive e linguaggi artistici.

Gli artisti invitati dai curatori presenteranno opere inedite e appositamente pensate per l’evento espositivo.
Si tratta di: Silvia Beltrami, Antonio Cavadini (aka Tonylight), Francesco Fonassi, il trio di artisti Giovanni Fredi - Giorgio Mininno - Carloalberto Treccani, Marco Gobbi, Giorgio Guidi, IOCOSE, Marco La Rosa, Claudia Lauro, Francesca Longhini, Luca Macauda, Filippo Minelli, Elena Monzo, Bruno Muzzolini, NoiSeGrup, Marta Pierobon, Marta Roberti, Daniele Salvalai, Sara Scaramelli, Massimo Uberti.


Volendo riassumere i punti di contatto tra le ricerche artistiche si possono individuare sensibilità vicine le une alle altre. È il caso di Silvia Beltrami, Claudia Lauro, Elena Monzo e Sara Scaramelli che esprimono attraverso strumenti diversi, ma dominati dalla pittura, l’universo femminile usandolo come pretesto per indagare in senso più ampio il comportamento dei nuclei sociali che compongono la società contemporanea, partendo dalla sfera personale e familiare per arrivare a community temporanee e spontanee della rete.

L’attenzione alle dinamiche sociali rappresentate e prodotte dalla rete e dall’universo tecnologico accomuna il progetto a 6 mani di Giovanni Fredi, Giorgio Mininno e Carloalberto Treccani il cui focus è sulla rappresentazione della violenza come gioco. Nel medesimo ambito di ricerca rientra il progetto fotografico e video di IOCOSE orientato alla definizione di possibili stilemi di comportamento da parte dei droni che si sostituiscono all’occhio umano ritraendosi attraverso una serie di Selfie.

Da annoverare come ricerca antropologica quella di Giorgio Guidi e Marta Pierobon che si caratterizza per la costruzione di particolare verosimiglianza di un universo nascosto e profondo cui tutti apparteniamo. In altra direzione invece il lavoro inedito di Filippo Minelli che presenta per la prima volta a Brescia il frutto della sua recente residenza d’artista al Gyeonggi Center in Corea del sud: questi nuovi lavori hanno l’intento di visualizzare il silenzio come una forma fisica del paesaggio.

Dall’approccio concettuale o filosoficamente fondato è la ricerca di Marco La Rosa, Marta Roberti, Francesca Longhini e Marco Gobbi. I tre artisti, con strumenti del tutto diversi quali disegno, installazione e pittura, conducono lo spettatore all’interno dei propri lavori la cui materia è plasmata dalla contrattazione con il pensiero, per sua natura immateriale e imperituro.

Luca Macauda. Il primo nella sua scultura tende alla rappresentazione della terra, ovvero del paesaggio, come luogo di sfide perdute. In mostra, infatti, K2 (meteorite) una scultura di grandi dimensioni che rappresenta in ferro la sintesi computerizzata della montagna più produttrice di vittime per la sua conquista. Luca Macauda invece parla della sua terra, la Sicilia, usata dalle civiltà pre-greche per la produzione di vasi in argilla cruda, azione sintetizzata nell’uso del pastello secco.

Sculture sonore sono invece quelle presentate da Francesco Fonassi che propone un recente progetto in cui chiede aiuto alla tecnologia per la realizzazione di uno strumento musicale impossibile e uscito dalla radicale immaginazione dell’artista. Atonio Cavadini (aka Tonylight), artigiano della tecnologia, mette in discussione la tecnologia stessa portandola all’errore, sviscerando la possibilità poetica al di fuori dei sistemi automatizzati imposti.

Ponte tra la prima edizione di ‘030 arte da brescia’ e ‘030_2.0 arte da brescia’ sono Bruno Muzzolini e Massimo Uberti. Questi artisti presentano la loro ormai affermata ricerca.
Il primo con la presentazione di opere che fanno dell’arte una disciplina resistente alle convenzioni e alle costrizioni del mondo in cui viviamo. Massimo Uberti fa dell’arte una ragione utopica in altra direzione, quella di costruttrice di possibili mondi ideali attraverso la materia luminosa del neon.


Catalogo edito da CorsivoBooks in versione book on-demand www.corsivobooks.com

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login