giovani creativi contemporanei
A CURA DI FRANCESCA MARIOTTI
16/28 GENNAIO 2010
Spazio d'Arte L'Altrove
Stand Up! Alzati! questo è il motto e il messaggio della rassegna in corso presso questo nuovo Spazio d'Arte che accoglie tra i suoi progetti 2010 quello di aprire gli occhi sulle novità dell'Arte contemporanea. Giovani artisti e creativi che senza essere di alcuna presunzione o carriera, aqffrontano questa loro meravigliosa dote fuori dagli schemi, liberi di "provare e inventare" la loro arte. Una piccola realtà che potrà diventare la grande realtà del Futuro.Sperimentazioni che , nelle arti visive, toccano la pittura e la fotografia, nuova chance del contemporaneo, elaborata e realizzata con "occhio sensibile all'inusuale". Ed ecco che le belle e poetiche immagini "Flowers in motion" di Mauro Negri, in arte Ronin, vengono stampate su tela per rendere pittorica e sfumata l'emozione di un fiore, dei suoi colori e delle sue vibrazioni ottiche. Ronin, artista di Broni (Pavia), attraverso l'obbiettivo esplora se stesso e il Mondo, fermando piccoli "frame" della vita nelle sue bellezze naturali, nella sua vitalità, nella varietà infinita di luoghi e volti incontrati nei viaggi e nella quotidianità. Nato a Napoli, artista a tutto campo, Maurizio Lamorgese esplora con sentimento e passione l’arte e le sue forme: scultore, disegnatore, fotografo e design di interni. E'sicuramente il più giovane nell'animo, anche se anagraficamente è il più grande del gruppo. Nella fotografia esprime attimi di profondo pensiero e riflessione sull’uomo, cogliendo particolari della natura e elaborando digitalmente l'emozione che da esse può scatenarsi. Il colore e le forme sono elementi fondamentali del suo lavoro, le sue elaborazioni digitali , veri divertissement, mostrano tutto lo stupore e la gioiosa visione nei confronti degli effetti coloristici e al movimento. Foglie, fiori, mari e cieli prendono "onde e ritmi", tonalità e contrasti in un'alternanza di "suoni dell'animo" ed "emozioni dell'occhio" continui e giocosi. L'interessante mondo Giliana Mason è fatto di immagini dense di significato, in quanto costruite per definire un’interiorità che trapela dal gioco degli sguardi e delle linee espressive del volto. Lasciando degli sfondi per metà bianchi e per metà incrostati riesce a creare un margine di mistero, un sospetto di ritegno a rivelare la natura più nascosta dei soggetti ritratti. Stessa passione e more per la natura nelle tele e nei "cartoni" di Noga Segal, giovane artista israeliana, che dipinge fin da piccola l'armonia della vita. Ha seguito alcuni corsi di pittura e scultura presso maestri artisti e, venuta in Italia, ha frequentato il la Scuola libera del Nudo presso l'Accademia di Bologna. La sua voglia di conoscere e osservare il mondo attraverso uno sguardo attento alle diversità ed alla spiritualità delle persone incontrate, viene espressa attraverso nuove valenze simboliche che registrano le impressioni della natura creando una nuova realtà superiore, quella dell'Arte. Le sue nuove creazioni, dipinte su scatole aperte, ci dimostrano la magia della pittura che, nel suo mostrarsi, non necessita di supporti pregiati, ma solo di grande arminia tra forme e colore. Grande voglia di mostrarci la "voracità" nella sperimentazione in linguaggi e materiali diversi, in messaggi consci e inconsci, è quella di Stefano Santillo, giovane e attento artista di Caserta, che attraverso la "cristallizzazione" di determinati oggetti forma documenti artistici della propria e dell'altrui esistenza. Ricordi di una zia che ha dedicato la vita all'insegnamento della musica si trasformano in una tela in cui spartiti musicali e rigore sono contrapposti al bianco del ghiacciaio: il rigore, il gelo uniti alla musica sono espressione di un insegnamento per la vita, un ricordo e un messaggio insieme. La matericità è mezzo per dare enfasi e pregnanza maggiore all'emozione e trovano l'armonia dell'opera nell'unione, dal telaio alle resine, tra l'andamento delle note musicali e la rigidità propria del ghiaccio. Jessica Vigna, ha frequentato la Scuola d'Arte Dosso Dossi di Ferrara, e nei suoi lavori oltre a esprimere una grande forza e potenzialità tecnica dona voce a una "voracità" nei confronti del mondo. Le sue "bocche", aperte esprimono sia un atteggiamento positivo nei confronti della natura circostante che una difficoltà, espressa dagli interventi materici, fil di ferro, o pittorici, figure deformate che ne ostuiscono l'orefizio. Interessante la sua sperimentazione legata ai supporti, cartone, legni, plexiglass, specchio, che ne fanno risaltare la curiosità creativa ed espressiva. Mario Fois, giovane e interessante artista sardo, espone tele di grande impatto espressivo. Sfondi neri opachi danno risalto a colate e macchie di colore lucido e vivo, in cui i rossi e i bianchi primeggiano. Emozioni che colpiscono la quotidianità della vita, altrimenti triste e monotona. Colori che feriscono anche l'occhio, ma che donano sapore a ciò che il mondo offre.Tele piccole e pregnanti come la vita di ognuno di noi, un punto di colore nell'Universo altrimenti privo di luce. Artista e fotografo di Bergamo, Mirko Lamonaca, espone in questa occasione un omaggio a Ferrara, città che con le sue architetture ha guadagnato il titolo di "prima città moderna della storia". Mirko l'ha fissata nel suo obbiettivo e grazie alla sua capacità di elaborazione digitale ne ha tratto una meravigliosa serie di quadri in cui le forme prevalgono sui volumi e le linee dei nostri angoli più suggestivi vengono esaltati e resi all'ennesima potenzialità. Solo il cielo e alcuni punti di un giallo prettamente pittorico rendono luminose le strutture alleggerite e enfatizzate del Duomo, di San Francesco, di Via Volte e di ogni angolo da lui fissato. Infine tre piccoli progetti per installazioni , interattivi e coinvolgenti, sono presentati dal creativo e bizzarro artista partenopeo Francesco Regal. Ci aveva stupito con il "gratta e vinci d'artsita" ed ora ci coinvolge con queste sue tre opere presentate in modo particolare : sostenute da fogli e calamite in cui gli avventori potranno scrivere e intervenire in una sorta di "lavagna magica" per far parte , anche solo per un attimo, dell'opera stessa. La sua arte è protesa verso gli altri, li richiama e li coinvolge in ogni sua manifestazione artistica, poichè crede nel compito primario dell'arte per tutti, quello dell'essere mezzo di comunicazione diretta e immediata dell'uomo all'uomo, nella sua più intima e vibrante emozionalità.
Francesca Mariotti
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