STEFANO MARIOTTI
“TESSITURE”
a cura di Francesca Mariotti
Vernissage Venerdì 4 novembre 2016, ore 17,30
L’artista Stefano Mariotti di Firenze, espone la sua coinvolgente personale “TESSITURE”, presso il magnifico ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL del Conte Alessandro Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, a cura di Francesca Mariotti . La curatrice inizia così la sua collaborazione con questa meravigliosa struttura, vero Museo moderno e contemporaneo, fuori dagli schemi, che porta l'Arte a diretto contatto con la gente, accogliendola al suo interno in una struttura alberghiera da altissimo livello.
L'Hotel Alexander Museum di Pesaro è un'opera complessa, nata nel 2008 e frutto di quattro anni di lavoro in cui sono stati coinvolti ingegneri, architetti e soprattutto artisti famosi e musealizzati. Nomi come Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia, Gino Marotta, tanto per citarne solo alcuni, hanno dato il loro sostanziale contributo per la realizzazione di questa performance permanente, come ama definirla il proprietario, conte Marcucci Pinoli di Valfesina, Nani per gli amici, personalità particolarissima ed eclettica, scrittore, poeta, pittore e scultore, protagonista della vita culturale pesarese. Ogni sala, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso.... Nove piani di arte contemporanea, non espressa nella sua fissità ma coinvolta in un gioco dinamico di incontri, confronti, mostre e corsi che ne fanno un laboratorio di sperimentazione continuo della creatività dell'ingegno umano.
Bene quindi si inserisce l'artista, concettuale e cinetico, Stefano Mariotti, che così descrive le sue magnifiche TESSITURE: “.....i fili che inondano i miei quadri hanno lo scopo di velare la superficie della tela per nasconderne una porzione e svelare solo quello che io voglio. Il gioco psicologico che intendo portare all’attenzione è basato quindi su questo duplice aspetto di vedo e non vedo, come se tenessi volutamente socchiusa una porta che nasconde un qualcosa.....”
TESSITURE è una mostra che sembra uscire dallo concetto di “paradosso”, cioè para-doxa, oltre l'opinione, quindi ciò che va “oltre l’apparenza”, oltre quella coltre di gesti e dichiarazioni che nascondono o cercano di celare la realtà delle cose. Riesce quindi proprio difficile capire e pensare a questi lavori doppi, tele o tavole dipinte già magistralmente e poi nascoste dietro chilometri di filo di cotone teso e incrociato per celare e creare una coltre di tessuto fitta e colorata a sua volta. Una coltre che nasconde l'opera già compiuta, un velo di “pudore” su ciò che troppo “sfacciatamente” si poteva cogliere e trovare nel dipinto. Un effetto cinetico, quasi “optical” nelle ultime creazioni, che “imbroglia l'occhio” di chi guarda e rende a volte difficile la lettura stessa dell'opera nel creare una incertezza continua, una realtà diversa ogni volta che la si coglie da punti di vista diversi. Cinetica infatti nel creare movimento, illusorio o reale, nel distorcere la prospettiva che ne fa assumere significati sempre diversi. Un artista concettuale, che rifiuta di essere inquadrato in alcun movimento o discendenza, ma che cerca tra tecnica e significante, la “sua via” per esprimere il proprio pensiero. I bellissimi mono o bi-cromi stanno sempre più rendendo “tridimensionale” la sua tela che cerca il volume per catturarne le luci. Giocando in questo modo sulla “mutazione” dell'opera stessa, Mariotti cattura lo spettatore e lo coinvolge rendendolo “attore”, che fruisce dell'opera dal suo stesso movimento intorno ad essa, stimolando, empaticamente, le più diverse emozioni!
La mostra si protrarrà fino al 18 novembre 2016.
Per info:
Studio D’Arte L’Altrove di Francesca Mariotti: cell. 349 6957480 – E-mail: info@artelaltrove.it
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