PREMIO TERNA
Concorsi, Roma, 06 October 2010
” Il duende è energia, un’energia che capita di suscitare, è il desiderio del desiderio, un’energia che arriva da sotto i piedi come a certe ballerine, o dal fondo della gola come per certi cantanti. Un’energia che accade, e accade talmente da non poter passare inosservata o impercepita, sempre diversa, come i disegni che formano le onde dell’oceano, ma sempre uguale e riconoscibile come tale da tutti. Quando un artista mostra il duende non ha più rivali. È qualcosa che fa la differenza. .....il duende bisogna svegliarlo, che abita nell’ultima stanza del sangue, e che quando sopraggiunge presuppone sempre un cambiamento radicale di ogni forma rispetto a vecchi piani, dà sensazioni di freschezza del tutto inedite, con una qualità di rosa appena creata, di miracolo, che produce un entusiasmo quasi religioso. Col duende è più facile amare, comprendere, ed è una certezza l’essere amati, l’essere compresi. Il duende fa male, il duende ferisce, è l’estremo pericolo: è la linea di confine dove avviene la creazione e la distruzione, dove è tutto chiaro ma ha il sapore della morte, la morte come il più dolce degli amplessi" - Federico Garcia Lorca

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