FEDERICO ARCURI pellicolare A cura di Martina Cavallarin
Mostre, Venezia, 28 August 2010
Federico Arcuri presenta con la mostra pellicolare un nuovo ciclo di lavori pittorici ideati appositamente per l’esposizione che si pone in concomitanza e in un dialogo serrato con la Biennale Cinema del Lido di Venezia. Le tele di Arcuri sono un continuo rimbalzo con la memoria storica collettiva della cinematografia mondiale vista attraverso rielaborazioni di spezzoni di film famosi, scene cult, immaginari pellicolari che oscillano tra una pittura contemporanea graffiante e un sapore grafico volutamente vintage. L’opera pittorica elaborata site specific dal pittore piacentino per questa personale si riferisce a La battaglia di Algeri, Les amantes reguliers, Rocco e i suoi fratelli, Arancia meccanica, Stromboli, La grande illusione, Hana-bi. Il lavoro è composto da tele molto materiche dove a livello linguistico le commistioni e le contaminazioni accedono a differenti piani di lettura che vanno da figure dipinte con sapienza, a gesti più energetici e a sfondi che emergono dal profondo del piano per galleggiare sul bianco e nero di base per imporsi sulla superficie intrisi di un colore che rimanda concettualmente al film rappresentato. La tecnica di Arcuri si arricchisce così di nuovi significati sedimentando una ricerca che viene da lontano e che avanza costantemente grazie ad un talento addizionale e moltiplicativo di elementi mai eccessivi e sapientemente calibrati. La scelta del titolo - pellicolare - gioca anch’essa tra la dimensione pittorica e la tecnologia del grande schermo: il pellicolare è l’accesso visivo alla superficie della tela allo stesso modo in cui si riferisce al supporto sul quale scorrono le immagini lanciate dal proiettore allo schermo.

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