Mostre, Venezia, 05 June 2010
L’associazione culturale scatolabianca in
scatolabianca project room @ Galleria delle Cornici presenta:
GIUSEPPE CIRACÌ
Sottopelle
A cura di Martina Cavallarin
Dal 5 al 30 giugno 2010
Opening 5 giugno ore 19.00
Sottopelle è la seconda mostra personale del 2010 di Giuseppe Ciracì (Brindisi 1975) che dopo questa esposizione si prepara ad esordire a livello internazionale con la mostra indonesiana dal titolo Paper Heroes che si svolgerà dal 14 luglio al Gaya Art Space di Bali. Pittore di grande sapienza gestuale Ciracì si spinge sempre più verso la riduzione del segno e la sparizione del rappresentato per indagare una via di ricerca che sfugga alla maniera tradizionale per innestarsi in un filone di assoluta individuale personalità contemporanea. L’esposizione presenta una serie di lavori pittorici e delle carte lavorate a matita pensate anche a livello installativo per lo spazio veneziano. Nelle sue opere Ciracì mette a nudo il dominio del corpo. I tratteggi a matita di tendini, ossa e muscoli accompagnati dalla indipendenza del pennello intriso di olio concedono libertà all’impeto mediante colori forti e accesi quasi si trattasse di eccessi di furore o trattenuta violenza. Se, infatti, i suoi disegni sono installazioni sempre raffinatissime pervase da una certa ieraticità accompagnata da assenze e tratti, talvolta trasfigurati, di brani di anatomia, le tele dipinte difendono la corrispondenza costruttiva delle relazioni presentandosi con ambivalenze e pulsioni dinamiche differenti. Ciracì attraverso la pittura elabora e contestualizza il rapporto dialettico tra sé stesso e l’altro esponendo la parte più dolente e sfacciata dell’essere umano, la faccia, il volto, la maschera che contiene gli occhi, la luce dello sguardo, l’oscurità di una smorfia, la nudità di un cranio rasato o la voluttà anche erotica di una chioma appena accennata. Quando il giovane artista brindisino affronta l’opera con la matita la sua scelta passa da singoli fogli ad una dinamica moltiplicata da più carte che contengono un repertorio organizzato di informazioni a costituire un’unica narrazione.
Sottopelle rappresenta un ulteriore scarto in avanti nell’evoluzione di Ciracì, un passaggio rappresentato da tele lavorate a olio e matita, fogli srotolati e segnati con la grafite e alcune opere composte da più elementi cartacei incorniciati in raffinate cornici di legno per un’esposizione che offre più livelli di lettura e variegate suggestioni emozionali e percettive.
scatolabianca project room @ Galleria delle Cornici presenta:
GIUSEPPE CIRACÌ
Sottopelle
A cura di Martina Cavallarin
Dal 5 al 30 giugno 2010
Opening 5 giugno ore 19.00
Sottopelle è la seconda mostra personale del 2010 di Giuseppe Ciracì (Brindisi 1975) che dopo questa esposizione si prepara ad esordire a livello internazionale con la mostra indonesiana dal titolo Paper Heroes che si svolgerà dal 14 luglio al Gaya Art Space di Bali. Pittore di grande sapienza gestuale Ciracì si spinge sempre più verso la riduzione del segno e la sparizione del rappresentato per indagare una via di ricerca che sfugga alla maniera tradizionale per innestarsi in un filone di assoluta individuale personalità contemporanea. L’esposizione presenta una serie di lavori pittorici e delle carte lavorate a matita pensate anche a livello installativo per lo spazio veneziano. Nelle sue opere Ciracì mette a nudo il dominio del corpo. I tratteggi a matita di tendini, ossa e muscoli accompagnati dalla indipendenza del pennello intriso di olio concedono libertà all’impeto mediante colori forti e accesi quasi si trattasse di eccessi di furore o trattenuta violenza. Se, infatti, i suoi disegni sono installazioni sempre raffinatissime pervase da una certa ieraticità accompagnata da assenze e tratti, talvolta trasfigurati, di brani di anatomia, le tele dipinte difendono la corrispondenza costruttiva delle relazioni presentandosi con ambivalenze e pulsioni dinamiche differenti. Ciracì attraverso la pittura elabora e contestualizza il rapporto dialettico tra sé stesso e l’altro esponendo la parte più dolente e sfacciata dell’essere umano, la faccia, il volto, la maschera che contiene gli occhi, la luce dello sguardo, l’oscurità di una smorfia, la nudità di un cranio rasato o la voluttà anche erotica di una chioma appena accennata. Quando il giovane artista brindisino affronta l’opera con la matita la sua scelta passa da singoli fogli ad una dinamica moltiplicata da più carte che contengono un repertorio organizzato di informazioni a costituire un’unica narrazione.
Sottopelle rappresenta un ulteriore scarto in avanti nell’evoluzione di Ciracì, un passaggio rappresentato da tele lavorate a olio e matita, fogli srotolati e segnati con la grafite e alcune opere composte da più elementi cartacei incorniciati in raffinate cornici di legno per un’esposizione che offre più livelli di lettura e variegate suggestioni emozionali e percettive.
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