Davide Lovatti - Conglomerati - a cura di Martina Cavallarin
Mostre, Venezia, 04 March 2010
L’associazione culturale Scatola bianca in
Scatola bianca Project Room @ Galleria delle Cornici presenta:
Davide Lovatti
Conglomerati
A cura di Martina Cavallarin
Dal 4 al 31 marzo 2010
Vernissage 4 fmarzo ore 18.30
Via Sandro Gallo 49\C – Lido di Venezia - Apertura: tutti i giorni 10.00 - 12.30 \ 17.30 – 20.00

Conglomerati è un titolo mutuato dal bel libro di Andrea Zanzotto in cui “il poeta è ancora vitalmente lacerato dagli opposti” e per questo motivo si pone come appellativo perfetto per la prima esposizione personale di Davide Lovatti.
La fotografia del giovane artista milanese è una scrittura codificata ricca di tecnica e di traduzioni d’innesti di realtà. Il meta-codice del mezzo tecnologico, la macchina fotografica, si snoda nel suo lavoro attraverso un accesso a più significati e su più crescenti livelli: focalizzazione dell’immagine, scelta del set scenografico attorno ad essa, ricerca di sguardi, accesso ai risvolti psicologici, scambi di ruoli, formalizzazione dell’opera. Opera che, stampata su superfici perfette o impressa su fogli di carta usati ed ingialliti, è comunque sottoposta al divenire del tempo sia dal punto di vista della frammentazione per istanti delle immagini che la compongono, sia come modulazione che implica universi d’uso capovolti. Ciò che conta per il fotografo milanese è trasformare le forme, accumulare passaggi in un percorso infinito in cui ogni tappa ha un ruolo e un significato anche se l’oggetto rappresentato può essere sempre ossessivamente lo stesso, ma mai uguale a se stesso. La parola chiave è trasformazione, una mutazione trasparente e impercettibile e irreversibile e incessante, fino al ritorno al punto zero, il grado di partenza del sogno, luogo simbolico dove la realtà e l’immaginazione fanno nascere e vivere presenze e assenze.
Conglomerati si avvale di una grande installazione di fotografie deposte sul fondo di vecchi cassetti di legno intervallati da alcune superfici specchianti, di un lavoro stampato su doppio plexiglas del ciclo Passaggi e di tre opere composte ciascuno da più immagini di matrice “naturalistica” stampate su vecchie carte.

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