Un'altra parola, un altro sguardo - FABBRICHE CHIARAMONTANE
Mostre, Catania, 17 March 2009
Dal 6 marzo al 5 aprile 2009
Fabbriche Chiaramontane
Piazza San Francesco, 1
Agrigento, Italy
Tel: 092227729
E-mail: team@ottocentosiciliano.it
Website: www.ottocentosiciliano.it


"Io so come la parola scritta, la parola narrata possa arrivare al segno.
So anche come la grande magia di chi scrive, la sua riflessione e la sua forza, sta nel potere narrare una storia da diversi punti di vista permettendo così a chi legge di vivere l’esperienza completa di un’avventura altrimenti sconosciuta."
Da un’intuizione di Lia Rocco, che volentieri abbiamo assecondato, l’idea di arricchire la nuova esposizione d’arte contemporanea alle Fabbriche Chiaramontane con due (o più) incontri con la letteratura, con la narrazione, con “la parola”.
Da qui il tema dell’evento “un’altra parola, un altro sguardo”.
Quattro artiste, quattro donne, in mostra: Liliana Zappalà, Samantha Torrisi, Rosalba Mangione e Olga Brucculeri.
Dalla pittura di Liliana Zappalà, dolce, senza sofferenza, legata alla memoria, densa di espressioni e di tensioni, di tracce e di segni, di ritmi e accordi cromatici, il percorso estetico della mostra non si interrompe, ma trova un’altra visione ed un’altra emozione negli spazi destinati alle opere di Rosalba Mangione. L’intensità del colore, l’interesse per le sfumature, la varietà cromatica e la suggestiva tecnica di stesura, sono gli elementi permeanti i “fantastici enigmi” dell’ultima produzione della Mangione.
"La vera arte è dove nessuno se lo aspetta, dove nessuno ci pensa né pronuncia il suo nome. L’arte è soprattutto visione e la visione, molte volte, non ha nulla in comune con l’intelligenza né con la logica delle idee." Quanto afferma dell’arte Jean Dubuffet è probabilmente la migliore sintesi per introdurre il lavoro di Olga Brucculeri.
Privo di qualsiasi stereotipo dell’arte classica è una concessione all’istinto, al primitivo-magico, indenne da quella cultura artistica che vede prevalere il mimetismo.
Idealmente distaccata dal resto della mostra è la superficie espositiva dedicata a Samantha Torrisi.
Luoghi di silenzio, paesaggi suburbani, luoghi in cui la diafanicità delle atmosfere impedisce qualsiasi collocazione temporale, “nostalgia della carne” e solitudini inaccessibili.
Di fatto la Torrisi dipinge il nostro mondo, niente vi è di inventato, tutto è iperfunzionale, tutto è come una grande macchina, “non c’è più finzione, né realtà” (Baudrillard).
All’interno delle Fabbriche le immagini tenteranno di liquefarsi con il racconto, con la poesia, con la musica.
Beatrice Monroy, colei che racconta i grandi romanzi, i racconti del mito, proverà a conversare sulla passione della scrittura e la nascita di tre donne del mito, Emma, Elissa e Antigone, raccontate da tre uomini, Flaubert, Virgilio, Sofocle.
Lia Rocco si occuperà di poesia, della poesia per “arrivare all’altro”, sulle sonorità curate da Francesca Cosentino e Eduardo Savatteri.
L’evento di inaugura venerdì 6 marzo 2009 alle ore 19, alle Fabbriche Chiaramontane, scrigno di tesori dell’altra città, in piazza San Francesco ad Agrigento.
Alle 20.30 Beatrice Monroy.
Giorno 27 marzo, sempre alle 19, è la volta di una conversazione con le artiste, concludono alle 20.30 Lia Rocco e Francesca Cosentino con poesia e musica.
Termina ogni serata un vin d'honneur.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 21, fino al 5 aprile 2009.

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