la grande Tartaruga e i suoi organi danzanti
News, Bologna, 30 November -1
“La grande Tartaruga e i suoi organi danzanti”
Installazione di Andreco

Performer coinvolti: Laura Bisognin Lorenzoni, Elivio Assuncao, Jodi Capitani, Rosa Vicari, Ramona d'Aguì, Jessica Cestaro, Elisa Naike Blecich.
Coreografia collettiva. Regia: Laura Bisognin Lorenzoni, Elvio Assuncao, Andreco, Jodi Capitani.

Committenti: LA Pillola per la "Giornata contro lo spreco" svoltasi il 30/10/2010 a Palazzo D'Accurzio, Bologna

Una sagoma a forma di tartaruga marina realizzata in PVC riciclato di circa cento metri quadri è stata disposta al centro del cortile d'onore di Palazzo D'Accursio a Bologna.
Sette ballerini professionisti interpretano sette organi interni della tartaruga e danzano per il cortile e per l'adiacente Piazza Maggiore.
Un cuore, dei polmoni, un fegato, due reni, uno stomaco ed un intestino una volta abbandonato il corpo del grande animale formano sequenze perpetue e danze rituali intorno alla grande sagoma.

La produzione di rifiuti non biodegradabili, l'emissione di inquinanti in atmosfera e lo spreco delle risorse causa gravi danni all'ecosistema, a risentirne sono tutti gli organismi viventi, animali e vegetali. Come spesso viene ricordato molte di queste conseguenze sono causate dello stile di vita dell'uomo occidentale e storicamente da una visione antropocentrica della vita sulla terra.

Il tasso di estinzione di specie animali e vegetali nel corso degli ultimi secoli è altissimo. E anche oggi ci sono specie a rischio di estinzione, come alcune specie di balena e tartarughe marine. http://it.wikipedia.org/wiki/Eretmochelys_imbricata
Per questo è stata scelta la Tartaruga marina come simbolo per questa performance.
La tartaruga marina viene raffigurata con i suoi organi interni stilizzati, per sottolineare il significato di esistenza e di essere vivente. Sono gli organi infatti a risentire in primo luogo degli effetti delle sostanze inquinanti che un organismo assume attraverso cibi non controllati o attraverso l'atmosfera.

La presenza degli organi interni è una costante nel lavoro artistico di Andreco sin dagli inizi della sua produzione artistica. Il messaggio che l’artista trasmette è forte e allo stesso tempo sottile. L'artista svela quello che l’occhio umano non vede, va oltre la superficialità delle cose e del bello apparente per dare valore al loro contenuto e al loro valore intrinseco e simbolico. L’artista porta avanti una ricerca sull’arte primitiva e i rituali tribali da cui rielabora un suo punto di vista e crea un suo universo di simboli. L'artista ricerca anche una sorta di primitività e sintesi nel tratto e nell'espressione. Andreco intende raccontare le pulsioni e gli istinti alle origini dell’essere umano in quanto organismo.

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