Primissimi piani, interpretati come significanti della intimistica e personale sublimazione delle paure ed ossessioni umane.
Le opere dell’artista diventano soggetti inscritti in piani bianchi o neri, efebici attori della rassegnante realta’.
Entità oppresse dal bisogno di emergere, celate dal nastro che, teso sui volti, lascia emanare l’urlo disperato di liberta’ dei singoli individui intenti ad uscire dalle corazze artificiali che li contengono.
Il Nastro Rosso sui nostri occhi ad evitare di vedere e prendere coscienza, dissolvendo l’essenza stessa dei nostri corpi. Marco Ramundo
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