EROS A TRE LATITUDINI
Testi critici, Milano, 01 June 2013
Attualmente, sul suolo italico, sono aperte tre mostre d’arte – a tre latitudini differenti - che si dipanano con nonchalance in ambiente erotico, stuzzicando percezioni multiple del desiderio. Vediamole.

“HOT”, nel cuore di Milano è una kermesse curata da Luca Beatrice che promana direttamente dal volume “Sex - Erotismi nell’arte da Courbet a YouPorn” (Rizzoli), ultimo saggio del critico col cognome evocante l’amore dantesco. Si tratta di un excursus nell'iconografia del sesso a partire dai disegni classici - come quelli di Jean Cocteau – per giungere alle performance di Vanessa Beecroft, attraverso alcune perle della fotografia contemporanea, senza tralasciare la pittura e il design (coi Toys d’autore). I visitatori sappiano che questo erotismo hot è soprattutto pop, si genera nei media e di essi si nutre per farsi beffe, ogni volta, dell’osceno di turno. Tra gli artisti presenti anche il dadaista Francesco De Molfetta (1979), ironico e fiabesco come non mai.

A Roma, nel frattempo, va in scena la “Genesi” del fotografo portoghese Sebastião Salgado. Si tratta di immagini di rara magnificenza, scattate nei quattro angoli del pianeta, in luoghi tra i più incontaminati, ove alla natura selvaggia si oppone un’umanità capace ancora di sedurre con grande classe lo sguardo del pubblico occidentale. Ecco che questo lavoro appassionato, creato per sottolineare la necessità di salvaguardare la Terra, finisce con lo sprigionare erotismo da ogni poro. E persino una innocua duna di sabbia nella sperduta Namibia, funge – quasi fosse Land Art – da rimando a curve muliebri dispensatrici di vita. E, ancora, donne che paiono vivere con il proprio corpo un’armonia miracolosa, in equilibrio con la luce e, dunque, col tempo.

A Potenza, infine, tra le montagne della Lucania, si celebrano bellezza e sensualità della donna, in chiave di realismo figurativo spinto. “La virtù e il desiderio. Omaggio alla donna” è una collettiva dall’allestimento austero che propone nudi sontuosi in procinto di compiere atti sconci o, semplicemente, volti e pose che ammiccano, disinvoltamente. Tra gli artisti anche il noto Bruno Di Maio, padre dei neo-rinascimentali, i cui nudi ben raccontano l’erotismo dell’attesa. Un universo che pare precedere d’un soffio l’orgia sopra-descritta di “HOT” pur tendendo, nel suo essere pittura e dunque non ancora foto, allo stato di beatitudine degli scatti di Salgado. All’armonia assoluta tra eros e natura.

Fonte: Il Sole 24ORE

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