Mostra collettiva a cura di Milli Gandini
dal 20 ottobre al 2 dicembre 2010
Inaugurazione: Mer. 20 Ottobre h 19.30
artisti:
Nanni Balestrini, Antonio Barbato, Milena Barberis, Mimmo Di Marzio, Roberta Filippelli, Loredana Galante, Eliana Galvani, Maura Garau, Moreno Gentili, Emilio Isgrò, Silvia Levenson, Running Mannarelli, Florencia Martinez, Andrea Mattoni, Michelangelo Jr, Gabriele Monti,
Gianni Nieddu, Fiamma Pagliari, Silvia Palombi, Mariuccia Secol, Alberto Tognola, Michelle Vasseur, Andrea Winkes, William Xerra
“Povero G. lo hanno tirato da tutte le parti…Come un grande testo classico, il Nostro si è rivelato continuamente reinterpretabile”*
Il ristorante Al Garibaldi da sempre cultore di Giuseppe Garibaldi, con questa mostra nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, gli rende un ulteriore omaggio attraverso l’interpretazione di artisti contemporanei, creando anche un percorso gastronomico che si svilupperà nelle sei settimane della mostra durante le quali verranno presentati sei menu speciali ispirati ai semplici gusti del nostro Eroe. E si può sorridere con Sergio Caputo alla sua canzone “Garibaldi innamorato”. El Conquistador è nel ritornello ma nessun altro attributo gli è più consono in ogni impresa sentimentale o civile, da eroe acclamato o uomo esiliato: Garibaldi può conquistare una Anita amazzone e altre cento donne, ma è anche conquistador di eserciti di uomini semplici e capi di stato, di storici e di artisti (oh! i pittori combattenti che sul campo di battaglia lo riprendevano “in diretta” con matita e un foglietto di carta) e in America del sud… e anche a New York, deluso e senza quattrini, trova il modo di sopravvivere lavorando in una fabbrica di candele con, si pensi, Antonio Meucci altro genio italiano all’epoca misconosciuto. Battaglia dopo battaglia infine a Caprera dove, accerchiato da navi italiane, costruisce con i nativi adoranti il suo sereno e in fondo voluto esilio. Chi scrive è innamorata di Garibaldi ma Vera, un’amica siciliana, le racconta che molti siciliani detestano la sua memoria per via del pistacchio e degli inglesi…troppo complicato per la nostra mostra dove comunque ogni artista è invitato ad esprimere la propria convinzione.
In mostra sarà esposta, grazie alle generosità della famiglia Bignami, la raccolta del primo anno (1868) del quotidiano La Plebe, con lettere di Garibaldi, fondato e diretto da Enrico Bignami.
All’inaugurazione sarà presente Marina Bignami pronipote di Enrico.
Una breve anticipazione sulle opere: Isgrò, che ha in corso una grande personale a Marsala intitolata Disobbedisco (prorogata ancora per un mese) esporrà qui una delle sue graffianti cancellazioni; Balestrini rappresenta i due mondi dell’eroe non sferici ma cubici che si contrappongono, divisi dalle lettere del nome Garibaldi; Filippelli rielaborerà una semplice cartolina da Alghero mentre laMENTO le mie conquiste è il titolo della opera di Xerra come a supporre un pentimento, una smentita per tanta fatica. Pagliari sta lavorando sulle lettere d’amore del Generale a Speranza von Schwartz. Galante si è letteralmente sostituita ad una cucitrice di camicie rosse in un quadro di O.Borrani 1863, Nieddu ha fotografato un eroico gattino randagio e lo ha chiamato el Conquistador.
*Paolo Rumiz Camicie rosse - la Repubblica 30/8/2010
Ristorante al Garibaldi
v.le Monte Grappa, 7 – 20124 Milano –
tel.02/6598006 – algaribaldi@acena.it
h.19.30-02.00
milligandini@fastwebnet.it cell. 3398169116 tel. 02.45491214
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