
Una donna che ha lavorato come cuoca per una vita, una signora semplice, pura, figlia di un macellaio, ci narra come la sua “carriera” di pittrice sia nata da delle tazzine regalatele dal figlio. Ma a Bice quelle tazzine non piacevano, erano bianche, e lei ama i colori forti, accesi, vivi, così le dipinse e provò una sensazione di leggerezza, fu stimolata da amici e parenti a continuare, e iniziò a creare quadri eccentrici, colorati, vivaci, naif. “Non è mai troppo tardi”, ci dice, mentre ci mostra un dipinto di un asino con i tacchi, “perché gli asini nessuno li fa più”. E alla fine, davanti la telecamera con un quadro in mano, si commuove. (Laura Cianfarani)
E tutto questo è ben esplicato dal testo di Nicoletta Prandi, giornalista bergamasca freelance appassionata di culture extra-europee. Oltre ad essere fotografa con numerose esposizioni alle spalle, ha curato l’organizzazione di varie mostre d’arte fotografica nazionali e internazionali. Ha inoltre realizzato il testo critico della mostra di Angela Maria Antuono. Scrive la Prandi: “I barattoli di colore li abbiam presi grandi, che costan meno e al ritorno facciamo festa, con Bice a ridere come una bambina. Dalle pareti di casa mi strizza l’occhio un’arca alla buona da dove Noè non chiama certo alla salvezza e non ci sono angeli alle porte. L’asino mi aspetta sempre in barca, non è sceso, e di nuovo riconosco gli animali. Ci son tutti, e pure qualche bestia di fresca tela, sempre in bilico sui tacchi. Ecco il viatico. A Caianello, si può volare via, l’anima opaca riprende il vigore e la fantasia. Con gli 80 (anni) schierati alla porta, zia B ha tagliato i capelli, per brillare in tinta artigianale di tarda, innocua giovinezza. Nell’armadio il trequarti elegante di cerimonie andate. Una sera intera ad immaginare gonne e quel golfino rosso, che le stava così bene. Lei a non ridere neppure il giorno delle nozze, a dormire in ospedale, lei, scarpe da ginnastica al banco della pasticceria. La salsiccia con i broccoli e la poesia. C’è emozione da queste parti. Sarà forse l’arte che si mischia al popolare, l’urgenza del dire misurata ad un segno colorato, fantasioso e vero, che mal sopporta codici ed intangibili equilibri, oppure sarà che mi “concimano” di bello spontaneo da mane a sera. Bice dorme su una sedia accanto al camino, per ore ed ore, ed al suo fianco, a tutelar la Santa religione ci pensano Madonne eburnee oppure nere e persino sant’Antonio che, vegliando, attento, si guadagna la pensione. Ostinata, solo ogni tanto un lamento, che le ossa fan male e le gambe a colar acqua. Tribolata martire di un destino poco suo, passato ad allevar fratelli e figli, germoglia ora, grazie alla pittura, con sorrisi larghi e dure malinconie.. Fuori la primavera al passo”.
Il vernissage prevede il concerto del Duo “Latinar”, formato da Patrizia Pastore (chitarra e voce) e Marco Malagola (percussioni ed armonica cromatica) ma in verità è il concerto stavolta ad essere supportato da un a mostra d’arte!! Da PierMAD succede questo ed altro! Infatti, Piermario De Dominicis, noto musicista ed intellettuale pontino, darà il via ad una serie di manifestazioni presso lo spazio di incontro, cultura ed ascolto, sito in via Armellini, 26. Questo concerto inaugurale vedrà protagonista la musica di ricerca, con il duo LatinAr.
Il duo, è frutto di un'originale connubio, che segue il "filo latino" che collega sonorità vicine, compatibili, simili, eppure lontane, straniere, differenti, del Sud del mondo tutto, dal Brasile ai classici napoletani e siciliani, fino ad inediti che musicano le intense parole di poetesse , come Goliarda Sapienza. “Latinar” è un verbo portoghese, preso ad indicare proprio il fatto che tutto il repertorio utilizza testi le cui lingue sono di origine latina: dalla Bossanova al Fado, quindi portoghese, a canti francesi, spagnoli, per passare alla tradizione dialettale del ex Regno delle due Sicilie.
La voce di Patrizia Pastore, mai banale, composita di eco lontane, vitale, animerà questo interessante repertorio; una voce mai neutra, di chi ha comprensione profonda delle composizioni che interpreta, perché è ricercatrice di sensi ed autrice ella stessa di melodie. Le percussioni di Marco Malagola ed i suoi arrangiamenti ricercati, completano il quadro sonoro, con scelte timbriche e stilistiche sempre attente e di grande sensibilità, portando contaminazioni Jazz, che arricchiscono una ritmica altrimenti piuttosto filologica, o comunque rispettosa della tradizione. L'idea è un po' quella di riandare alla tradizione, con qualche squarcio improvvisativo. Il concerto presenterà molto del materiale che verrà presto pubblicato in un CD a cui il duo sta lavorando. (Barbara Renzelli)
Vernissage venerdì 6 dicembre ore 19,00
A cura di Fabio D’Achille
Sede Libreria Caffetteria Piermario & co, via Armelllini 26 Latina
Orari tutti i giorni tranne lunedì mattina 9,00/13,00 – 16,00/20,00. Fino al 6 gennaio 2014
Info 393.3242424 – eventi@madarte.it – www.madarte.it

Commenti 0
Inserisci commento