
Il Prof. Giorgio Maulucci si è soffermato sulla fusione tra arte pittorica e musicale che si realizza nella pittura di Indrimi: (…)”una pittura totale nel senso che gli ingredienti ci sono tutti: colori, musicalità del verso, toni e semitoni. Da Bach e Mozart, con echi della liederistica tedesca (…) per una partitura costellata di schegge di suoni e di silenzi, di numerose pause brevi e lunghe. Composizione musicale e pittorica dai registri/colori acuti e armonie discordanti. (…) Quanto a Mozart e alle strofe da “Le nozze di Figaro” a commento poetico-musicale del corrispettivo pittorico nel medesimo album, i colori tenui e caldi ci suggeriscono piuttosto il “Flauto magico” (Zauberfloethe), specie per l’impasto cromatico fondo giallo da cui s’indovina un ideale o probabile Papageno. Un pittore, dunque, “onnisciente”, che impiega con disinvolta perizia e dialetticamente il “commercio” delle idee e della creatività. (…)Una poetica, dunque, quella di Indrimi fondata su una conoscenza ed esperienza culturale di vasto respiro, che investe ambiti diversi e affini nello stesso tempo. Una visione “romantica” nel senso di un romanticismo perenne, al di là delle epoche (come intendeva Croce), attuale e moderna come ogni forma di arte e autentica poesia è sempre stata. Del resto la musica contemporanea o dodecafonica ha esteso la scala classica delle note affondando le sue radici nel terreno perennemente fertile di Bach o Beethoven (specie l’ultimo). Una poetica complessa, che racchiude un mondo di suoni, colori, idee. L’Uno-Tutto, il congiungimento e la fusione dell’ideale della natura e dell’ideale fantastico; dello “spirituale nell’arte”. Perfettamente aderente alla concezione della poesia romantica tedesca, “universale e progressiva” (F.Schlegel). Fùr ewig (per sempre)”. (Giorgio Maulucci)
PROGRAMMA CONCERTO:
Omaggio a Johann Sebastian Bach
Johann Sebastian Bach Fantasia e fuga in la minore BWV 904
(1685 - 1759)
Partita n. 4 in re maggiore BWV 828
Ouverture, Allemande, Courante, Sarabande,
Aria, Menuet, Gigue
Fantasia cromatica e fuga BWV 903
BIOGRAFIA ARTISTICA DI GIORGIO CERASOLI:
Nato a Roma nel 1960, Giorgio Cerasoli è docente all’interno dell’Istruzione Artistica dal 1982 e insegna clavicembalo dal 1986. Titolare dal 1990 della cattedra di clavicembalo presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste - e dal 1998 del corso di clavicembalo e strumenti affini (clavicordo e fortepiano) nell’ambito dei nuovi corsi accademici - ricopre dal 2006 lo stesso incarico presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina.
Diplomato in pianoforte e in organo e composizione organistica presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, ha iniziato gli studi clavicembalistici con Ferruccio Vignanelli, diplomandosi presso il Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia; ha quindi studiato con Kenneth Gilbert al Mozarteum di Salisburgo, dove si è diplomato col massimo dei voti e la lode, conseguendo il titolo accademico di Magister Artium.
Dal 1981 svolge attività concertistica come clavicembalista e organista, sia come solista che in diverse formazioni cameristiche. Tra le sedi ove si è esibito più recentemente figurano il Palazzo del Quirinale (per la serie i Concerti di Rai-RadioTre) e il Parco della Musica di Roma (come clavicembalista del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble). Giornalista pubblicista, collabora con varie testate e con la Rai.
A cura di: Fabio D’Achille
SEDE: Auditorium “Roffredo Caetani” del Conservatorio “O. Respighi”, via Ezio, 32 - Latina
ORARI MOSTRA: Dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 20,30. Sabato dalle 8,30 alle 13,00. Fino al 4 aprile 2013
INFO: 393.3242424 – eventi@madarte.it - www.madarte.it
Ingresso libero
Commenti 0
Inserisci commento