
La data è il punto di arrivo di un percorso iniziato alcuni anni fa per volere del m° Giuseppe Balzelloni, allora Direttore del Conservatorio, il quale si è fortemente speso per la realizzazione di un’Orchestra quale motore e immagine prevalente dell’Istituzione.
Ma è anche un punto d’inizio, esperimento volto al futuro, piccolo nelle dimensioni oggi, ma grande nell’ambizione di essere per la città di Latina un punto di convergenza di energie e passioni per la grande arte. Un luogo dove far interagire le realtà istituzionali, didattiche e artistiche al fine di offrire una struttura stabile e qualificata per la musica e le arti in genere. Un luogo per artisti affermati, ma anche una palestra e un percorso di formazione per i giovani, per le loro ambizioni e speranze. Un luogo di piacere per palati raffinati, d’incontro e socializzazione per la cittadinanza.
Così, già da quest’anno, vediamo la collaborazione stretta tra Conservatorio, promotore dell’iniziativa, e la prestigiosa Fondazione Campus Internazionale di Musica, che tanto ha dato e dà alla musica nel nostro territorio. Vediamo le forze Istituzionali, il Comune, sponsor generoso dell’iniziativa, intrecciarsi con altri sostenitori come la Confindustria e le realtà eno-gastronomiche del territorio che a ogni manifestazione faranno conoscere i loro prodotti. Vediamo come la grande musica può interagire con l’Arte contemporanea, in accostamenti tutti da scoprire, grazie alla preziosa collaborazione di MAD (Museo d’arte diffusa) che ad ogni concerto ‘abbina’ un artista visivo. Soprattutto vediamo i nostri studenti interagire e confrontarsi con artisti affermati del panorama nazionale e internazionale.
L’intero ciclo prevede sette incontri.
L’inaugurazione il 15/02 alle 20,00, con aperitivo offerto dalle cantine vinicole di Cori, e alle 21 il concerto con il I Concerto per pianoforte e orchestra di L. V. Beethoven i famosissimi e impegnativi Quadri di un’esposizione di Moussorgskj nella versione orchestrale di Maurice Ravel. Al pianoforte l’eccellente Sandro De Palma e sul podio il direttore stabile dell’Orchestra m° Benedetto Montebello. L’artista visivo della serata sarà la pittrice Roberta Pugno che ha prorogato a questa data la sua esposizione “Dal Lavoro all’Arte dallo Spazio al tempo” a cura di Fabio D’Achille in occasione degli 80 anni della nascita di Latina, nell’ambito del progetto MAD Impresa, nato dalla sinergia tra MAD e Federlazio in collaborazione con la Federlazio di Latina e l’Associazione romana Ipazia Immaginepensiero.
E’ un’arte, quella di Roberta Pugno, che tocca le realtà più profonde e che propone come centro irrinunciabile di ogni società la tensione creativa verso se stessi e verso gli altri. Un’arte impegnata che chiede, una volta assolti i bisogni materiali, di porre bellezza e passione come motori di un nuovo sviluppo collettivo. Dallo spazio della realtà materiale al tempo, quello dei sentimenti, dei rapporti, della conoscenza.
Claudio Strinati, autorevole storico e critico dell’arte, ex soprintendente al Polo Artistico Museale Romano, così sintetizza la poetica artistica della Pugno:
“(...)Tutto si concentra in una ardente energia espressiva con cui l'autrice consegue un livello stilistico di assoluta evidenza e raffinatezza proprio quando va a toccare tematiche di universale interesse (... )
Roberta Pugno è integralmente sprofondata nel linguaggio artistico e veicola tutte le sue vaste cognizioni in una unità espressiva degna del più grande interesse da parte di chi si ponga davanti alle sue opere.
Non è un’artista facile. Pretende dal suo osservatore una tensione morale e una dedizione all’arte che debbono essere assolute. Ma l’osservatore ne è totalmente ripagato scoprendo come, in arte, la più “difficile” delle costruzioni possa sciogliersi immediatamente nell’altro da sé, diventare evidenza e chiara percezione della verità delle cose, un privilegio che è concesso a chi, come la Pugno, vive l’avventura artistica in maniera totalizzante e come tale la propone alla nostra convinta attenzione“.
Laura Cianfarani, collaboratrice di MAD Museo d’Arte Diffusa, a sua volta afferma:
“E’ un’arte materica quella di Roberta Pugno, fatta di una materia palpabile e palpitante, viva, vibrante, che plasmata dalle mani dell’artista s’impone energicamente allo sguardo, giungendo, attraverso il senso della vista, a toccare le corde dell’io più profondo, risvegliando interiori reminiscenze volte a una cognizione del sé libera dalle costruzioni – e dalle costrizioni – della ragione. Dalla superficie pittorica affiorano primordiali memorie che affondano le radici alle origini dell’essere; Roberta Pugno sembra dirci che attraverso il tangibile si arriva a cogliere l’intangibile, l’essenza della creazione (artistica e non). Ecco allora che l’immagine diviene lo strumento del processo che va dalla materia all’idea, dalla realtà biologica a quella psichica, e al tempo stesso è proprio in virtù dell’immagine che tale processo si pone e s’impone come possibile e imprescindibile, passando attraverso le tappe della musica, della poesia, della scrittura e della filosofia, le quali si fondono in un’unità di materiale e psichico, di femminile e maschile”.
VERNISSAGE MOSTRA: venerdì 15 febbraio ore 20,00
A cura di: Fabio D’Achille
SEDE: Teatro “G. D’Annunzio”, V.le Umberto I. 31 D – Latina
INFO: 393. 3242424 – eventi@madarte.it - www.madarte.it
Ingresso libero
Biglietti Concerto: Platea: Intero 15€; Ridotto 10€; Galleria 8€
Riduzioni biglietto (sotto i 25 anni e sopra i 65 anni)
Ingresso gratuito per gli studenti del Conservatorio e i giovani fino a 18 anni
Diritto di prevendita 1,50€
Si consiglia la prenotazione
Vendita e informazioni:
Botteghino Teatro tel. 0773 652642

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