A cura di Marcella Ferro e Pasquale Ruocco
Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Tiziana Cipullo, Costabile, Duerama, Marco Fusco, Carmen Guadagni, Dario Puggioni, Anna Maria Saviano
9-30 settembre 2009
Comunicato Stampa
Mercoledì 9 settembre alle ore 19,00 sarà inaugurata la mostra Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.
I due giovani curatori propongono opere di Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Tiziana Cipullo, Costabile, Duerama, Marco Fusco, Carmen Guadagni, Dario Puggioni, Anna Maria Saviano.
“Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo ¬– scrive il prof. Costabile Maurano, sindaco di Castellabate - è un percorso eterogeneo che si dispiega nel prestigioso spazio espositivo del Castello dell’Abate eretto all’interno delle mura fondate da San Costabile Gentilcore, simbolo della nostra comunità, un percorso fatto di sensibilità diverse e di differenti esigenze espressive che si sostanziano in variegati linguaggi”.
La mostra è dedicata e curata da giovani, realizzata, insomma, da un gruppo portavoce della stessa generazione che vede il presente e soprattutto il futuro con una certa inquietudine.
“Che cosa rende questa mia generazione inquieta nell’animo e irrequieta nel modo di vivere la realtà di tutti i giorni – spiega Marcella Ferro nel saggio al catalogo – è senza dubbio l’interrogativo da cui dovremmo partire. Ci hanno chiamato generation Next, generazione X o di passaggio, insomma a tutti è stato chiaro da subito che noi eravamo semplicemente gli eredi di quelle migliaia di ragazzi che con il sessantotto hanno provato a cambiare le regole del mondo e che seppur non riuscendovi, quantomeno hanno fatto sentire la loro voce”.
E riferendosi al paesaggio artistico contemporaneo, continua “senza dubbio all’enorme puzzle dell’arte, ogni giorno, si aggiungono ex novo artisti, curatori, critici, galleristi, ma piuttosto che guardare solo a questa caotica superficie, sarebbe necessario puntare al senso di questo momento storico, cercando di capire come mai, nonostante non si profili per tutti una carriera brillante, tanti giovani credono ancora di poter trovare uno spazio espressivo “vivibile” in questo marasma.”
“Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo è una mostra – conclude la Ferro - che senza pretese di verità prova a comprendere le dinamiche dell’inquietudine crescente di alcuni interpreti di una generazione in movimento e che sta pattugliando i confini della contemporaneità, senza perdere il filo con il passato, anzi dando al presente il senso di durata, cioè con l’occhio rivolto al futuro, insomma aspirare ad essere avanguardia”.
Per evitare l’omologazione al sistema della moda e della comunicazione, la ricerca continua ed autodistruttiva della novità a tutti i costi, per continuare ad avere un perché, l’arte deve fare affidamento sulla propria capacità di immaginare – sostiene Ruocco – nuovi mondi possibili; del resto “l’immaginazione – regina delle facoltà per Charles Baudelaire - ha creato, al principio del mondo, l’analogia e la metafora. Essa scompone tutta la creazione, e, con i materiali raccolti e disposti secondo le regole di cui non si può trovare origine se non nel più profondo dell’anima, crea un mondo nuovo”.
Per il giovane curatore ravellese è, infatti, “necessario conservare uno sguardo ‘interessato’ che non si fermi sulla superficie delle cose ma, anzi, ne sappia cogliere i dettagli: uno sguardo attento e profondo capace di scandagliare gli interstizi del presente, irrequieto e sedotto dalla molteplicità del reale”.
La mostra resterà aperta fino a mercoledì 30 settembre.
Gerardo Apicella
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