L’astrazione può caratterizzare un periodo o un movimento, ma è allo stesso tempo, un processo più individualizzato, tale che il grado e il tipo di astrazione serve spesso come indizio per accedere allo stile individuale dell'artista.
Astratto, idealizzato e stilizzato sono talvolta utilizzati per indicare la stessa cosa: un processo di semplificazione e standardizzazione di un oggetto reale, in qualche modo, in modo tale che la rappresentazione non appare più naturalistica.
Talvolta risultati di stilizzazione vengono ottenuti dai materiali utilizzati nella opera d'arte, perché alcune texture o qualità di materiali si prestano a certe forme più facilmente rispetto ad altri. Molti di questi artisti hanno ignorato le distinzioni tradizionali tra astrazione e figurazione, e hanno scelto di creare opere che sono unicamente personali.
Riconoscendo il grado di astrazione e le ragioni di ciascuna astrazione scopriamo probabilmente la chiave per comprendere gli obiettivi e il significato che l’artista vuol dare alla sua opera d’arte.
Artisti: Tove Andresen, Roberta Barbieri, Raffaella Capannolo, Antonio Cellinese, Chiara P, Beatrice Cofield, Alistair Cooke, Sigita Dackevičiūtė, Patricia Del Monaco, Andrés Escriva, Giovanna Fabretti, Paolo Gheri, Hannes Hofstetter, Anne Lise Kaaby, Mariela Lechin C, Cris Llarena, Stefano Mariotti, Bruno Mertens, Deanna Miesch, Elvio Miressi, Barbara Palka Winek, Nicola Pica, Daniela Rebecchi, Eva Rossi Kivimaki, Alfio Sacco, Rumen Sazdov, Ingvill Solberg, Georgeta Stefanescu, Ana Taveras, Tiril, Traversi Guerra
A cura di Cristina Madini
A Roma da RossoCinabro Via Raffaele Cadorna 28 - dal 21 marzo al 8 aprile 2016. Visitabile da lunedì a venerdì dalle 11 alle 19. Infoline:06 60658125
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