Volpini visualizzerà con la parola e interagendo con alcune sue opere, immagini fotografiche e poesie, la sua esperienza di come un artista rappresenta il dramma e il dolore umano. Lo scultore, attraverso il suo lavoro, riesce a visualizzare il dramma con sintesi e pathos, entrando in contatto con la parte più intima della persona e dando alla sofferenza una realtà fisica non in carne ed ossa ma in bronzo.
Questo speciale effetto nella materia lo ha raggiunto dopo molti anni di sperimentazioni con una speciale cera da lui inventata che permette effetti spettacolari e tenebrosi con anche una valenza di casualità, ma condotta dalla mano dell’artista in binari prefissati e molto stretti, binari calcolati in funzione della esperienza e dalla lunga sperimentazione di questa cera con cui modella questa serie di sculture. Il risultato visivo e tattile permette alla tragedia di perdere il suo senso di avvenimento esclusivamente personale e solitario, ma acquista una valenza universale attraverso la materia e la forma che parla a tutte le latitudini.
Nella sua presentazione Volpini propone un valore per lui fondamentale nel fare arte e nell’essere artista, per lui l’arte è rappresentazione della vita, è parafrasi della vita, è sublimazione dei sentimenti primordiali e complessi che conducono la nostra esistenza conciliando l’istinto della materia e la complessità psicologica dello spirito, complessità accumulata con l’esperienza di millenni di vissuto.
La manifestazione è organizzata da importanti Associazioni, che operano in Italia e all’estero per mantenere vivo il ricordo della cultura italiana nel mondo, ed è accreditata dagli Enti istituzionali: Globe Italia, Filitalia International, Associazione Siciliani nel mondo e con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Provincia Regionale di Messina, Comune di Messina, e con il coordinamento delle Associazioni Culturali Siciliane in Lombardia e l’Associazione Promozione Culturale “Amici di Reggio Calabria” in Lombardia.
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