Ancora un appuntamento con l'arte promosso da Le Ali di Pandora e ancora un giovane artista che sceglie di condividere il sogno di riqualificazione territoriale e culturale della periferia.
FIORAIO MOBILE E' Un bazar semovente. Una wunderkammer ambulante. Una galleria privata con accesso gratuito, ricca di gioie, nevrosi, allegrie, paure, stimoli. Questo sono per me gli esseri umani. Essi sono più opere d'arte essi stessi di un quadro del Louvre, o un'installazione al MOMA. Carmelo Bene sosteneva che "bisogna fare di sé stessi opere d'arte". Ritengo che il meccanismo non sia poi così complicato, né che occorrano particolari metamorfosi di noi stessi. La preziosità delle nostre identità reciproche è di per sé un bene culturale inestimabile. Pirandello invece sosteneva che ogni essere umano vive nella tragedia dell'anonimato senza che nessuno conosca la sua storia personale. Credo sia questo il motivo per cui esistono i reality show, il perché si invidia a livelli morbosi il vip, si desideri fama e successo: ciò nasce dalla frustrazione di vivere come estranei verso il nostro prossimo. Per spezzare questa visione, occorrerebbe ricordarci che ciascuno di noi, pur essendo sconosciuto agli altri, è a prescindere una persona unica e irripetibile, anche migliore di quei semidèi tutti uguali che affollano il piccolo-grande schermo. Ciascuno di noi è già di per sé un'opera d'arte, in grado di regalare già solo con la propria presenza vitale dei bellissimi fiori. "Un fioraio mobile in continuo movimento."
Commenti 1
ottima l'immagine ,
perfetto il contenuto )
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